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Il nuovo gioco ferragostano dei media “allineati”

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È da un po’ di tempo che praticamente tutti i giornali e telegiornali, nonché le trasmissioni di approfondimento che si possono vedere o sentire ogni giorno, si sono dati al nuovo gioco Ferragostano, concernente il grido di allarme sulle ingerenze Russo-cinesi negli affari interni di diversi paesi Europei, fra i quali il nostro.

Leggendo alcuni articoli o interviste a personaggi di rilievo, come il presidente del CO.PA.SI.R., si ha la netta impressione, come specificato proprio alla lettera dagli stessi interessati, che l’Italia e l’intero Occidente “democratico” sia sotto pesante attacco da parte della Russia e ora pure della Cina.

Prendo spunto da un editoriale di oggi del BrunoVespa nazionale, sul quotidiano “la Nazione”, il quale adombra, appunto, la possibilità che noi siamo il facile bersaglio dei servizi segreti Russi, che operano delle pericolosissime “ingerenze” nella politica nazionale.

E tutto ciò per la semplicissima esternazione del Vicepresidente Russo Medvedev, con la quale ha avuto l’ardire di suggerire agli stati Europei di punire coloro che hanno gestito malamente le passate crisi, da quella pandemica a quella relativa alla guerra fra Russia ed Ucraina.

Quello che mi stupisce profondamente è che praticamente l’intero nostro mainstream si getti a capofitto a cavalcare una simile sciocchezza, ingigantendola oltre quello che dovrebbe essere la sua reale dimensione.

Se andiamo a vedere le esternazioni dei nostri politici, nel tempo, su fatti successi negli altri paesi, potremo scrivere delle enciclopedie infinite e, a fronte di ciò, non mi pare che nessun paese preso di mira, di volta in volta, abbia mai gridato “al lupo, al lupo” né, tanto meno, si è mai sognato di dire che l’Italia stava ingerendo nella loro vita politica.

Basti pensare ad un esempio su tutti, quanto inchiostro è stato versato dai nostri esimi giornalisti sulla vicenda della BREXIT e sulle – in quel caso, certo che sì – pesantissime pressioni per evitarla in tutti i modi possibili.

Ora, non voglio assolutamente dire che non esistano pericoli di vario tipo che corriamo, nello stesso modo, verso sia l’occidente che l’oriente, come, ad esempio, gli attacchi hacking da parte di servizi segreti o semplici “operatori” al soldo della potenza di turno interessata, e verso tali azioni sono perfettamente d’accordo che si attivino tutti i sistemi possibili, per far sì che non raggiungano gli obiettivi, ma il creare delle storie di fantascienza su delle semplici esternazioni di un uomo politico mi sembra veramente alquanto ridicolo, specialmente se lo paragoniamo a quanto il nostro paese sta vivendo da oltre 70 anni, non con le ingerenze ma, in questo caso, con delle vere “sudditanze” di fatto verso gli Stati Uniti, che ci stanno usando come una loro colonia militare, sulla quale hanno più diritti di noi stessi, che abitiamo questo splendido ma sciagurato paese.

Vorrei ricordare a tutti quanti che, nell’effettività delle cose, noi abbiamo attualmente oltre 10 basi militari americane impiantate sul nostro territorio, armate pesantemente con missili balistici a testata multipla, nonché la bellezza di oltre 12.000 militari delle varie forze armate.

Se qualcuno mi volesse spiegare la differenza fra un’esternazione di un personaggio politico come Medvedev e le effettive ingerenze – molto pericolose, aggiungo io – date da una massiccia presenza militare di un altro stato sul nostro territorio, glie ne sarò grato.

Altra intervista rilasciata da Urso, come presidente del CO.PA.SI.R., ci dice che noi stiamo attraversando un serio pericolo – sempre per la solita esternazione – e che dovremo certamente innalzare la nostra attenzione verso questi atti di “destabilizzazione” volti a “condizionare” le nostre scelte politiche, specialmente in vista delle prossime elezioni.

E sopratutto perché alcuni nostri politici sembrano cavalcare loro stessi queste situazioni ed essere assolutamente filo Putin o filo Xi Jinping, come è il caso, continuamente portato alla ribalta da una certa stampa nazionale, di Salvini e della Lega con i loro coinvolgimenti a favore dell’orco Russo.

Ma ci fosse qualche giornalista che, correttamente, iniziasse a dire quanto male abbiamo voluto auto infliggerci attraverso l’appoggio delle irresponsabili sanzioni alla Russia e, oggi, anche alla Cina!

Perché penso che, ormai, sia evidente anche ad un bambino di 3 anni che va all’asilo nido, dei danni che ci sta provocando tutto quanto è stato deciso e fatto nelle stanze segrete della politica economica e finanziaria del Grande Capitale.

Con molta probabilità. siamo ancora agli inizi. ed il bello deve ancora venire. poiché i problemi della mancanza di gas, congiunti all’innalzamento inarrestabile del suo prezzo, ci arriveranno fra capo e collo alla fine di questo disgraziato anno, nel pieno dell’inverno e, allora, sì che si sentiranno i veri effetti di una politica cieca e prona di fronte ai “poteri forti”!

So perfettamente che qualcuno mi criticherà e chiederà cosa avrei fatto io al posto di chi ha gestito la nostra “Res Publica” così disastrosamente, accusandomi, fra le altre cose, di filo Putinismo, e io gli risponderò tranquillamente che la strada maestra, per evitare tutto ciò, è una sola e non potrà essere elusa ancora per molto tempo: sganciarci dalla dipendenza Statunitense, salutare tutti e, sostanzialmente, farci gli affari nostri, come paese Sovrano.

Ma la cosa che mi stupisce maggiormente, al di là di giornalisti prezzolati che seguono pedissequamente gli ordini dei loro “caporioni”, è quanto continuo a sentire dalla voce di molti Italiani che, ancora, credono alla favola dell’Orco Russo Cattivo e della Buona Fatina americana.

Come sempre, le motivazioni alla base di tutto quanto vediamo e sentiamo quotidianamente, sono assai complesse, e necessiterebbero di approfondite analisi storico-politiche, non certo nell’ambito di una chiacchierata da bar e, sostanzialmente, io sono dell’opinione che ce ne dovrebbe fregare il giusto del perché o del come succedano determinate cose.

Per altro, sono assai convinto che noi, come Italiani e come uno dei paesi maggiormente strategici all’interno di un’Unione Europea che, ormai, ha mostrato tutti i suoi limiti e deficit, dovremmo seriamente riflettere su quanto ci convenga ancora restare in tale Unione.

Siamo forse il paese più bello del mondo, con delle capacità che ci sono sempre state riconosciute universalmente, e dobbiamo continuare a piangere aiuto da altri paesi che, sicuramente, non hanno alcun interesse verso il nostro bene e verso la nostra indipendenza?

Forse, quando tutti inizieremo a comprendere queste piccole, ma sostanziali questioni, potremo realmente chiamarci Italiani.

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