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Il grande risveglio

Un uomo su un molo fissa un'ombra nera che si staglia nel cielo all'orizzonte

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Sono quasi due anni ormai che mi occupo, studio, leggo, ascolto, mi informo e scrivo di questa immensa sceneggiata degna del miglior teatro del mondo, che sembra non avere mai fine.

Purtroppo sto arrivando pure io al punto di saturazione, in quanto talmente e’ lo schifo che mi tocca vedere tutti i giorni in ogni dove, sia nella vita quotidiana, osservando la pena infinita che mi provocano gli atteggiamenti delle persone, completamente soggiogate e plagiate da una più tetra “storia infinita” o vedendo e sentendo i vari talk show, telegiornali e interviste che parlano e scrivono, allineati e coperti all’ombra del “pensiero unico”, ormai dominante in quasi tutto il mondo.

“Eppure”, mi dico continuamente, “dovrà pure esserci un qualsiasi organo di legge o istituzione che riesca a fare rispettare quelle norme che i nostri padri fondatori con tanti sacrifici hanno creato e posto al servizio della consorteria civile, e prima o poi si riuscirà a far pagare a tutti coloro che stanno sistematicamente distruggendo 20 secoli di storia, le loro infinite colpe!”.

Ma più vado avanti e più mi accorgo che tutto ciò, con molta probabilità, é solo una pia illusione, una chimera.

Oramai il “sistema” é diventato simile al famoso Leviatano, mostro inaudito di biblica memoria che, giustamente, Hobbes ha posto ad indicare il tirannico potere politico che si erge a giudice supremo per decidere, incontrastato, della vita e del destino di tutta la società.

Se ci pensiamo bene, in tempi differenti da quelli attuali, se un sottosegretario alla salute – Costa – spalleggiato da un “giornalista” che farebbe meglio ad andare a fare l’imbianchino, piuttosto che svilire e infangare una nobile professione, si fosse rifiutato di rispondere ad una legittima domanda e se ne fosse andato, facendo spallucce, il giorno dopo sarebbe stato fatto dimettere immediatamente.

Lo stesso dicasi per le infinite cialtronerie e contraddizioni che, continuativamente, vengono esalate dalle bocche di una infinita pletora di pecoroni che si pavoneggiano nelle trasmissioni televisive, vantandosi di essere ora dei virologi, ora dei solerti giornalisti o, addirittura, degli “statisti” misconosciuti.

Non perdo più nemmeno il tempo per scrivere di certe assurdità che mi capita di leggere o sentire tutti i santi giorni perché, francamente, mi sta venendo l’orticaria, e dover perdere ancora del tempo prezioso dietro a tutto ciò mi fa saltare la classica mosca al naso.

Per quanto riguarda la politica, poi, non ne parliamo, in quanto veramente siamo di fronte al livello più basso mai raggiunto da questo comparto, dove vediamo una ricca ammucchiata al governo per cercare di arraffare il più possibile e cercando, nel frattempo, di giustificarsi con ulteriori pagliacciate.

La cosa che veramente mi lascia a bocca aperta e della quale non riesco a farmi una ragione e’ vedere una popolazione assolutamente supina e prostrata di fronte ad un potere che, fra parentesi, non sta usando alcun sistema di convinzione particolarmente violento e, nonostante ciò, è riuscito e riesce continuamente a fare il bello e il cattivo tempo, senza, per altro, vedere nessuno che gli si erga di fronte a dirgli “basta!”.

E come ho titolato l’articolo, come minimo dovremmo aspettarci un “grande risveglio”, una presa di coscienza da parte di tutti quanti, una ribellione sacrosanta alle miriadi di ingiustizie e vere assurdità che si stanno commettendo alla luce del sole, ma ho la netta sensazione che, ormai, sia troppo tardi e che invece del “grande risveglio” stiamo andando verso l’epoca del “grande buio”.

Parafrasando uno dei miei primi articoli, pubblicato ormai oltre un anno fa, stiamo andando tutti quanti allegramente, tenendoci per mano, dietro al pifferaio magico.

Ma ricordatevi che se non ci “svegliamo” tutti quanti più che rapidamente, la fine sarà sempre la stessa della favola e non ci spetterà altro che affogare silenziosamente, come i famosi paesani che seguivano il pifferaio magico.

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