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Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Guerra civile

Battailleros intenti a puntare il nemico

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La situazione e’ grave.
Tutto il paese, con ancora un debole filo di speranza, era in attesa di conoscere questo nuovo decreto, per capire se all’interno del governo, ci fosse stato un cambio di marcia.
Ma e’ stato chiaro fin da subito dopo la conferenza stampa-farsa, che tale cambiamento non ci sarebbe stato e che il governo ancor piu’ si era chiuso a riccio sulle proprie posizioni.
Cieco e sordo a qualsiasi tipo di discorso razionale e logico, arroccato sulle obsolete convinzioni di essere nel giusto e di stare facendo il bene dell’Italia.
Fra mille veti, richieste di lobby piu’ o meno grandi, necessita’ di soddisfare promesse antiche ai propri sostenitori, fra farraginosi discorsi e improbabili lacrime da soap opera di altri tempi, si e’ messo in onda l’ultimo atto del Grande Fratello mediatico che ormai si e’ capito, si e’ impossessato non solo del capo comunicazione della presidenza del consiglio, ma ancor piu’ veemente del maledetto Covid19, ha infettato senza distinzione tutti i partecipanti a questa raccapricciante pantomima.
Ma non hanno fatto i conti con l’oste.
E gia’.
Il popolo Italiano, notoriamente, sornione e placido, vuoi perche’ sostanzialmente sta abbastanza bene, vuoi per storica tradizione di “vai avanti tu che a me vien da ridere” o vuoi perche’ in fondo c’e’ sempre quella flebile speranza che tutto poi alla fine si aggiustera’ anche senza che tu ti debba dare troppo da fare, il popolo Italiano dicevo, si e’ stufato.
Si e’ stufto di sentirsi prendere in giro costantemente da 4 incompetenti, arroganti e superpagati nullafacenti.
Si e’ stufato di dover rispettare regole che gli stessi creatori non rispettano.
Si e’ stufato finalmente, di essere considerati il fanalino di coda dei paesi cosiddetti civilizzati.
Ma sopratutto, inizia ad avere paura.
Paura per il proprio futuro e per quello dei suoi figli.
Paura del domani.
Paura di cadere nell’incubo ormai sopito da 70 anni di storia.
Paura, in fondo, di se stesso, di non essere all’altezza.
Ma la paura, signori cari, spesso si trasforma in rabbia e la rabbia in odio.
Abbiamo ancora davanti agli occhi della memoria, i tribunali del popolo con le sentenze sommarie eseguite nelle pubbliche piazze o in bui scantinati.
Una persona puo’ essere ragionevole, coscienziosa e venire a patti ma la “gente” e’ un animale cieco, sordo e cattivo.
Quando si scatena, non ci sono leggi, polizie, eserciti o altri sistemi di contenimento che tengano.
La gente inferocita e’ incontrollabile, inarrestabile, crudele e spessissimo passa sopra a qualsiasi concetto di civilta’ e pieta’.
E sarebbe bene che questo aspetto della situazione, venisse compreso fino in fondo da parte di chi ci governa, anche se dubito fortemente abbiano gli strumenti mentali per poterlo comprendere.
Basta un attimo, un piccolo incidente, una manifestazione pacifica che magari viene attaccata da rappresentanti delle forze dell’ordine in malo modo.
E da una scintilla, divamperebbe un incendio incontrollabile.
L’Italia attualmente e’ come un magazzino pieno di fieno secco, nel mese di agosto, basta una piccola fiammella per scatenare l’inferno.
E l’inferno ci riporterebbe indietro di un secolo.
Quanto ne rimarra’ dopo, difficle dirlo ma sicuramente non sara’ come dopo l’ultima guerra.
Le condizioni contestuali erano assolutamente diverse.
I popoli venivano da un perido lungo mezzo secolo, di guerre, disordini, fame, disperazione eccco perche’ negli anni sessanta ci fu un boom economico stupefacente.
Ora, al contrario, veniamo da un periodo lungo oltre 70 anni di sostanziale benessere, di tranquillita’, di allegria, sebbene ci siano state negli ultimi dieci anni, avvisaglie di malessere, qualche piccola incrinatura.
E un’eventuale sollevazione, durerebbe molto poco, ma sarebbe di una violenza inaudita, poiche’ scatenerebbe la rabbia e il malessere che cova sotto la cenere dall’inizio di questo nuovo millennio.
E lascera’ un paese in preda all’anarchia generale, senza piu’ regole, forse sotto il comando militare e, sopratutto, sempre in balia di questa pandemia, vera o falsa che sia.
Qualcuno potra’ accusarmi di eccessivo pessimismo o estremizzazione della situazione, ma non credo.
Da inguaribile ottimista quale sono, mi auguro vivamente di sbagliarmi, ma tutto cio’ scaturisce da un’attenta analisi di quanto sta succedendo.
Mi auguro di potermi svegliare ed accorgermi che e’ stato tutto un brutto sogno, ma non vorrei accorgermi di essere entrato in un peggior incubo.
Senza soluzione di continuita’

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