Facciamo il punto: sono già passati due giorni dalla confusa quanto illegittima introduzione, da parte del DL di Draghi, del famigerato pass verde.
Come stanno reagendo gli italiani?
La maggioranza dei locali che espongono cartelli con la richiesta obbligatoria del pass si ritrovano quasi deserti, boicottati o sabotati da campagne spontanee nate dal basso per denunciare coloro che si piegano a leggi illegittime a danno dei cittadini: in generale, si rileva, nel solo campo della ristorazione, un calo di clientela del 25% per i ristoranti al chiuso, la mazzata finale per un comparto già decimato dalle misure restrittive applcate negli ultimi 18 mesi e che speravano solo di riuscire a sopravvivere dopo le ripetute aggressioni da parte dei vari governi.
Molti ristoratori hanno fatto ciò che era già nel DNA degli italiani e che sembrava ormai dimenticato, a seguito della dichiarazione dell’illegittimo stato di emergenza: applicazione creativa delle norme, cercando di sopravvivere.
Nelle sedi delle multinazionali quali, ad esempio, McDonald, i tavoli all’esterno per chi dichiara di non avere il green pass sono contrassegnati con un bollino rosso (e meno male che esageravano, quegli esaltati che paragonavano la misura alla stella di David di nazionalsocialista memoria!!!).
Alcuni hanno deciso di non chiederlo, avendo avuto l’intelletto di comprendere che l’eventuale ammenda per la mancata applicazione delle norme fosse il male minore, rispetto ad eventuali denunce penali per discriminazione, che vengono minacciate da molti cittadini liberi, in via preventiva.
Altri, addirittura, incentivano la libertà, riservando i posti al chiuso agli “esibizionisti” del pass e quelli all’aperto a chi non lo dichiara o dichiara di non averlo (e giù, polemica sulla discriminazione nei confronti dei vaccinati, sui social! Al contrario, però, andava tutto bene…).
I parchi divertimenti che, spesso, hanno deciso di effettuare tamponi gratuiti all’ingresso per i non possessori del famigerato documento, si ritrovano comunque deserti (e disertati).
Al rischio del fallimento generale delle PMI, si aggiunge la confusione e il clima da guerra civile, fiamma sulla quale la “cabina di regia” non smette di soffiare, innalzando la bandiera dell’ “Ordo ab Chao”.
Arrivati al punto odierno, sarebbe più auspicabile il caotico ordine naturale in cui ognuno fa ciò che più gli aggrada, piuttosto che il casino creato da questa classe dirigente di corrotti e collusi che eseguono ordini come burattini da parte delle logge che tramano nell’ombra!
Se sfruttato bene, questo sarebbe il momento migliore in assoluto per approfittarne (se esistono ancora, in questo Paese, degli uomini liberi) e far sprofondare negli abissi qualsiasi rivendicazione di potere da parte di chicchessia, e fare, finalmente, di questa Terra, terra nullius, il che ci permetterebbe di ritornare sicuramente ad una dimensione più semplice ed umana per tutti.