Più il tempo passa e maggiori sono le notizie che si possono reperire in rete o sui pochi media che ancora cercano di raccontare la realtà dei fatti – in Italia, perchè all’estero i giornali, specialmente in America, fanno quello per cui sono stati creati, ovvero informano sulla verità- o attraverso i video di quelle poche persone che hanno capito, ormai, in quale direzione stiamo andando, e più mi rendo conto, insieme a questi pochi casi, che veramente siamo sull’orlo di un baratro epocale.
È da oltre venti anni che studio la più colossale truffa mai eseguita sulla faccia della Terra e che si chiama Euro, strettamente legato a quell’obbrobrio che si chiama Europa e, fin da subito, parlo della fine degli anni 90, mi sono reso conto che stavano mettendo in atto un progetto molto ben congegnato al fine di poter finalmente mettere le mani, definitivamente, sul potere assoluto.
È del tutto ovvio che, verso la fine del secolo scorso, non si poteva ancora avere una chiara visione di quanto stava succedendo e, ancora di più, era praticamente impossibile distinguere con precisione il progetto che ne era alla base, ma è pur vero che, con il passare degli anni ed arrivando fino ad oggi, questo diabolico progetto ha iniziato a prendere forma e i suoi contorni si sono andando delineando sempre di più.
Devo dire che, ancora, non è tutto chiaro specialmente quello che sarà nel prossimo futuro, con precisione, ma la direzione, ormai, è sorprendentemente chiara, per lo meno a chi è abituato, come il sottoscritto, a raccogliere i dati lungo un lungo arco di tempo e a metterli a posto, come se fosse un immenso puzzle.
Questi signori e, tanto per ricordare ai nuovi lettori e a chi, magari, si è perso qualche precedente articolo, con “questi signori” si intendono i colossi della finanza mondiale e, precisamente, le 5 più grandi banche del mondo: JP Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citybank e Bank of America.
Come potrete analizzare aprendo il link in fondo all’articolo, che riguarda un articolo del 2011, proprio su chi sono questi colossi finanziari, si può benissimo vedere che, in sostanza, hanno nella loro pancia una tale valanga di denaro che riescono a controllare assolutamente ogni tipo di movimento finanziario mondiale, arrivando a controllare pure le banche centrali.
Chiaramente, a capo di questi colossi, creati nel tempo, ci sono anche i vari Rockefeller, Rothschild, insieme alle famiglie che hanno dato vita alle omonime banche, Morgan e Stanley che, in buona sostanza, fanno esattamente tutto ciò che gli passa per la testa.
Ma vorrei, prima di passare a quanto ci succederà nel prossimo imminente futuro, cercare di spiegare brevemente alcune regole di tattica e strategia che si possono usare egualmente sia in battaglia o guerra, che dir si voglia, che in un colpo di stato militare, oppure, come nel nostro caso, in un colpo stato a livello mondiale o, per meglio dire, nel controllo generalizzato dell’intera popolazione mondiale.
A qualcuno, leggendo queste righe, potrà venire in mente che siano esagerati i concetti espressi, ma credetemi: i segnali per capire che è assolutamente vero ci sono tutti e possono essere facilmente riscontrabili scorrendo le notizie di questi ultimi venti anni.
Se posso dare un suggerimento, non aspettatevi di trovare delle notizie eclatanti sui giornali degli ultimi venti anni, ma dovete avere la pazienza di cercare, fra i meandri dei media, quelle notizie che, magari, a primo acchito sembrano solo di colore e non particolarmente importanti ma, in effetti, sono delle chiavi di lettura da utilizzare per scorgere il disegno generale.
Per fare un breve esempio, che mi auguro sia esaustivo, basti pensare alle notizie dell’anno scorso riguardanti la comunità di Hong Kong e dei disordini che sono avvenuti in tale città, con le prime pagine di quasi tutti i giornali nazionali piene di articoli su quanto stava succedendo, sulle ingiustizie subite dalla popolazione e su quello che stava facendo la comunità Europea – poco, per la verità – in segno di protesta presso le Nazioni Unite.
Penso che tutti si ricordino che questa manfrina è durata poco più di una settimana, dopodichè è sparita dai radar del main stream, venendo relegata, in qualche caso, a dei semplici trafiletti in “esima” pagina.
Ma la cosa più significativa che è successa sono le varie trasmissioni di approfondimento che si sono susseguite sulle reti televisive ormai quasi unificate e “monocolore”, a partire da La7, per proseguire con Rai 3, Rete 4 ed altri canali consimili dove (ed è questo il “segnale” di cui parlavo) piano piano hanno iniziato a raccontare una storia abbastanza inverosimile circa le “strane usanze” del Sol Levante verso la propria popolazione.
In pratica, sottolineando sempre la loro disapprovazione – molto soft, per la verità – hanno iniziato a raccontarci, come se fosse una notizia di colore, cosa succede ai cittadini cinesi dove è stata introdotta una specie di “Carta di Credito”dei diritti civili, tramite la quale, se ti comporti bene, guadagni punti mentre, invece, se ti comporti male, ne perdi.
Il problema è che più punti perdi e meno diritti civili – che, di norma, non dovrebbero essere sub judice, ma assolutamente inalienabili fin dalla nascita – potrai avere e, quindi, per assurdo, se tu dovessi perdere tutti i tuoi punti esistenti sulla carta, saresti considerato dai tuoi stessi simili al pari di un paria.
Al di là di quello che sta succedendo in Cina e paesi simili (cosa, di per sè stessa, estremamente pericolosa e significativa di dove il mondo stia andando), calcolate che i cinesi sono sempre 1,4 miliardi di persone ed, economicamente, se non comandano l’intero mondo ci manca poco (quello sul quale vorrei richiamere l’attenzione di tutti quanti è il perchè abbiano inizato a raccontarcelo in televisione con toni quasi di indifferenza).
Questo è un segnale che, di per sè stesso, non significa nulla, ma se correlato ad altre decine di indizi, porta alla comprensione del disegno originale.
Potrei andare avanti per molte pagine ancora con esempi simili, ma rischierei di distogliere l’attenzione di chi mi legge da quello che, per me, è il messaggio che vorrei arrivasse a tutti.
Va, per altro, che una pietra fondamentale di tutto questo progetto è stato proprio il passaggio alla moneta unica ad opera di taluni elementi come Prodi, Amato, Fazio ed altri, che si sono prestati volentieri a questa operazione, vuoi per infinita dabbenaggine o per oscuro interesse personale.
Nota di colore, qualche giorno fa mi è capitato di ascoltare una breve intervista a Prodi nella quale, ripercorrendo la storia dell’avvenuto ingresso nell’euro, ha candidamente ammesso che loro “sapevano” che sarebbe stato difficile e che avrebbe funzionato solo se, nel prosieguo del tempo, fossero state attuate altre precise azioni senza le quali difficilmente l’esperimento Euro avrebbe avuto esito positivo.
Ed è del tutto ovvio che queste particolari azioni aggiuntive non sono state fatte assolutamente, per cui assistiamo impotenti, ormai da un ventennio, al disastro più totale che è stato questo infausto esperimento.
Tornando al filone principale, l’esplosione di questa pseudo pandemia è stato veramente il tocco finale per sancire, semmai ce ne fosse stato bisogno, la necessità impellente di istituire dei sistemi di controllo sempre più stringenti, in modo tale da poter arrivare molto rapidamente al perfezionamento del progetto generale.
Perchè, se qualcuno non lo avesse ancora capito, questa nostra situazione, verso la quale tutti continiamo a dire: “Ma sì! Tanto prima o poi finirà e ne usciremo più forti di prima!”, al contrario, continuerà a tenerci compagnia per i prossimi anni e, a parer mio, non finirà praticamente mai.
E i segnali ci sono già tutti, ed assolutamente “leggibili” da chiunque, come, ad esempio, la notizia di pco tempo fa che, in Europa, stanno mettendo a punto un altro tipo di “passaporto”, sempre di tipo sanitario, da poter abbinare o, meglio ancora, con il quale sostituire il famigerato Green Pass nell’immediato futuro.
In pratica stanno dicendo fra di loro che, considerando che, per motivi strutturali e costituzionali – sebbene la costituzione ormai l’hanno calpestata in ogni modo possibile – il Green Pass dovrà finire entro pochi mesi, è necessario costruire un nuovo tipo di “lasciapassare sanitario” con tipologia di non emergenzialità, in modo che sia possibile istituirlo in modo permanente con il solo scopo di monitorare sempre più da vicino ciò che i cittadini fanno o non fanno.
Ed è il classico cavallo di Troia, poiché, per il momento, spacciandolo per il “bene dell’umanità”, diranno che è solo per monitorare gli aspetti legati alla salute di tutti quanti noi, ma nel tempo potranno inserire all’interno di tale strumento sempre più elementi di controllo della nostra vita sociale.
Potranno, ad esempio, sulla falsa riga dei cinesi, inserirvi anche lo stato delle tasse o, perchè no, i comportamenti di noi cittadini sulle strade o quante macchine abbiamo e perfino i nostri conti correnti.
Ed, in questo, modo avranno definitivamente vinto su tutti i fronti, poiché, nel momento che dovessero riuscire nel loro intento di costituire questo strumento di controllo totale senza che nessuno, fra le altre cose, sia riuscito ad opporsi fattivamente, successivamente sarà del tutto impossibile eliminarlo e ripristinare la situazione a prima dell’evento.
Perchè, cari signori , non dobbiamo scordarci che “il bastone” del comando lo tengono in mano loro, guidando le forze dell’ordine e l’esercito, oltre che all’ormai quasi intero parlamento e, quindi, sarà realmente impossibile poter fare qualche cosa di concreto per abbattere questa reale blasfemia.
Ed è a questo punto che vorrei rivolgere una sentita domanda a tutti quanti hanno avuto la pazienza di arrivare fino a questo punto, ovverossia: “cosa siete disposti a fare per poter impedire che tutto quanto detto sopra si possa avverare?”.
Perchè, signori, vi sia chiaro realmente un passaggio fondamentale di quanto detto, e cioè che una volta istituzionalizzato un determinato meccanismo, sarà assolutamente impossibile ripristinare le cose alla parziale normalità degli anni scorsi, a meno, ovviamente, che qualcuno non decida di prendere in mano la situazione nel più classico dei modi, e cioè con un colpo di stato di tipo militare o, in altra ipotesi, con una guerra civile.
Ma in tutte e due le ipotesi io, personalmente, non mi augurerei mai di avere la sfortuna di doverle vivere sulla mia pelle, e preferirei poter finire la mia vita in modo abbastanza tranquillo.
Con la mia domanda non voglio assolutamente pretendere che, all’improvviso, tutti quanti diventino dei contestatori da piazza o dei rivoluzionari ma, ad esempio, un piccolo gesto che potreste fare, al fine di tentare di far qulcosa per voi, i vostri cari e, magari, anche per il vostro paese, è quello di divulgare il più possibile questo messaggio, in modo da poter raggiungere quella massa critica necessaria per innescare delle reazioni contro le quali non potrebbero fare nulla se non con l’uso della forza.
Ma, a quel punto, si scoprirebbero e salterebbe in aria l’intero progetto per come è stato concepito.
Sicuramente, dentro di voi, in molti penserete che sia pura utopia riuscire a fare qualche cosa del genere, ma vi posso garantire che il proverbio “l’unione fa la forza” non può essere stato mai più vero di ora.
Ne volete una dimostrazione?
Se, per pura ipotesi, si potesse riunire 40 o 50 mila persone, possessori di conto corrente di una certa cifra – non più di tanto, basterebbe una media di 200.000 euro – e, improvvisamente, nel giro di una settimana, si andasse in banca richiedendo la chiusura immediata del conto, con conseguente liquidazione del totale, il sistema collasserebbe, in quanto non ci sono i soldi fisicamente per liquidare, in una settimana, una cifra tale.
Calcolate che sono circa 10 miliardi di Euro in contanti che dovrebbero essere pagati nel giro di pochi giorni, e un conto è “pagare” con dei trasferimenti di “numeri” in un sistema, mentre, invece, un altro conto è pagarli fisicamente.
Se poi dovessero essere 10 volte di più, allora sì che il sistema collasserebbe all’istante, e le banche riceverebbero un tale colpo dal quale difficilmente si potrebbero risollevare, poichè dietro a tutto ciò arriverebbero le denunce per insolvenza e le magistrature dovrebbero fare il loro lavoro.
Ma, più che altro, sarebbe un forte segnale che è arrivato il momento di dire basta a tutto ciò che sta succedendo, e “lor signori” dovrebbero prenderne atto e, quantomeno, rivedere i loro piani e progetti per l’immediato futuro.
Con questo, che è un semplice esempio di cosa si potrebbe fare realmente tutti quanti uniti, non voglio dire che sarebbe semplice fare qualcosa ma, sicuramente, ne abbiamo la possibilità e, soprattutto, la forza.
Per concludere, vorrei ricordare che dire sempre “tanto qualcuno ci penserà” non porta assolutamente a nulla di buono, come, del resto, dire “ma a cosa vuoi che serva se lo faccio solo io?”; è la stessa cosa che sperare nella fortuna e affidarsi al famoso “Fato”.
Che, credetemi, non esiste.