Ci risiamo.
Ho appena commentato le uscite del Gen. Figliuolo, degne dei suoi colleghi di 70 anni fa le SS, che ci si e’ messo pure Draghi, da quello splendido esempio di democrazia popolare che incarna, a emettere Salomoniche sentenza.
Infatti il nostro,in conferenza stampa se ne e’ uscito con una brillante frase, degna di essere riportata negli annali storici e ricordata dai posteri come fulgido esempio di necrosi neurale.
La frase in questione e’ la seguente: “l’appello a non vaccinarsi, e’ un appello a morire”!!
Mai avrei pensato che un presidente del consiglio in conferenza stampa davanti a tutti i media e ascoltato da qualche milione di cittadini, se ne potesse uscire con una simile imbecillita’.
A prescindere dal fatto che potrei stare qui a portare decine di esempi del contrario, tipo i 145 morti con doppia dose di vaccino in Israele non piu’ tardi della settimana scorsa o le migliai di morti ormai certificate in Europa per reazioni avverse al vaccino(senza contare l’otre milione e mezzo di reazioni avverse gravi, il che comprende ictus, infarti, trombi e altre amenita’ simili), ma vorrei che il sig. Draghi mi spiegasse come si puo’ permettere di insultare in questo modo oltre 25 milioni di persone – tante sono quelle non vaccinate nemmeno con una dose in Italia – che hanno liberamente scelto di non procedere con la punturina?
Ma chi e’ Draghi?
E’ stato per caso eletto a furor di popolo?
E’ un tale politico di razza per cui non ne possiamo fare a meno?
Nulla di tutto questo, e’ un oscuro burocrate, asservito al potere finanziario che gia’ nel passato ha contribuito a distruggere una nazione come la Grecia, causando indirettamente, migliaia di morti.
Quindi, caro il mio Draghetto, scendi un attimo dal piedistallo ove qualche potere forte ti ha messo e rassegna le tue dimissioni.
In Italia non abbiamo bisogno di fenomeni pari tuo.
Concludo con una nota a margine sul comportamento assolutamente da condannare per la sua silenziosa inerzia, del capo dello stato, Sergio Mattarella.
Altro fulgido esempio.
Non si sa bene di cosa, pero’.