Approvazione della Legge da Parte della Duma di Stato
Il 12 novembre 2024, la Duma di Stato russa ha approvato un provvedimento legislativo che vieta l’adozione di bambini da parte di cittadini di paesi che consentono interventi di riassegnazione di genere. Questa iniziativa, presentata dal presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha ricevuto un ampio consenso, con 411 membri su 450 che hanno votato a favore, senza alcun voto contrario o astensione. Solo 39 legislatori non hanno partecipato alla votazione. Questo risultato evidenzia una forte unione tra i rappresentanti politici russi riguardo a questo tema sensibile.
Motivazioni Dietro il Provvedimento
Il principale obiettivo di questa legge, come dichiarato da Volodin tramite il suo profilo Telegram, è quello di salvaguardare i minori da potenziali pericoli associati alla riassegnazione di genere. Secondo il presidente della Duma, è fondamentale proteggere i bambini adottati da possibili pressioni o influenze che potrebbero indurli a considerare cambiamenti di genere in paesi che legalizzano tali pratiche. Questa posizione riflette una visione conservatrice prevalente in Russia, dove le questioni legate all’identità di genere e ai diritti LGBTQ+ sono spesso oggetto di dibattito e controversie.
Dettagli della Legge e Implicazioni
Se la legge dovesse essere ratificata anche dal Consiglio della Federazione, il passaggio finale prima della firma presidenziale, essa stabilirebbe un divieto rigoroso per l’adozione di bambini russi in qualsiasi nazione che consenta cambiamenti di genere, sia attraverso interventi chirurgici, l’uso di bloccanti della pubertà chimici, sia mediante modifiche ai documenti identificativi senza necessità di interventi medici. Questo divieto si estenderebbe a più di dieci paesi europei, tra cui Austria, Germania, Italia e Spagna, dove la legislazione consente l’accesso a procedure di riassegnazione di genere anche a minorenni.
Storia delle Adozioni Internazionali in Russia
Dal 1993, oltre 100.000 bambini russi sono stati adottati da famiglie straniere. Tuttavia, il governo russo ha già imposto restrizioni significative in passato. Nel 2013, la legge Dima Yakovlev ha vietato le adozioni da parte di cittadini statunitensi dopo un tragico caso in cui un bambino russo morì a causa di negligenza. Nello stesso anno, è stata introdotta una legge che impedisce alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini. Queste misure evidenziano una crescente preoccupazione da parte delle autorità russe riguardo alla protezione dei diritti dei minori e alla preservazione di valori familiari tradizionali.
Nuove Sanzioni per la Propaganda “Childfree”
Nella stessa sessione, i legislatori russi hanno approvato anche una legge che prevede sanzioni pecuniarie fino a 5 milioni di rubli (circa 51.000 dollari) per la diffusione di propaganda “childfree”, ovvero contro l’idea di avere figli. I membri della Duma sostengono che questa misura sia necessaria per combattere ideologie ritenute dannose per la società, piuttosto che per limitare le scelte personali degli individui. Volodin ha sottolineato l’importanza di promuovere valori familiari tradizionali e di garantire che le nuove generazioni crescano con un forte senso di appartenenza a tali valori.
Conclusione
La recente legislazione russa rappresenta un ulteriore passo verso una politica di protezione dei minori che riflette una visione conservatrice e tradizionalista. Con il divieto di adozioni verso paesi che consentono la riassegnazione di genere e le nuove sanzioni contro la propaganda “childfree”, il governo intende riaffermare il proprio impegno a preservare i valori familiari e a proteggere i bambini da influenze considerate inadeguate.