Veramente non se ne puo’ piu’, e’ un continuo susseguirsi di voci, indiscrezioni, bufale di ogni geenere e, per corollario, una totale opacita’ comunicativa sia da parte del governo che da parte del main stream, ormai sempre piu’ organo di stato supinamente asservito ai diktat di questa massa di cialtroni.
Si lo dico, lo sostengo e me ne assumo ogni responsabilita’. A partire dal capo dello stato passando per la pletora di variegati ministri e finendo ai giornalisti-giullari di quasi tutti i giornali – e non dimenticandoci dei mangiapane a tradimento della maggior parte dei parlamentari e senatori – compongono una eterogenea congrega di cialtroni.
Pronto ad argomentarlo punto per punto.
Ma venendo al contendere di queste poche righe, vorrei porre una domanda a chi pensa di continuare a limitare la popolazione nelle sue liberta’ e sapere se mai un ristoratore, un barista, un dipendente di un supermercato , un bigliettaio di autobus o treno o tram, possano mai arrogarsi il diritto di legge, di richiederci l’esibizione di un documento medico privato, ovvero come sia possibile che in palese violazione della privacy personale, mi si richieda se ho fatto o meno una cura medica.
Con lo stesso principio, dovesse mai essere proposto e accetato dalla popolazione, si creerebbe un precedente sulla scia del quale un domani potrebbe altresi’ essere lecito domandare a chiunque se si e’ fatto il test anti Hiv o , peggio ancora, se si e’ sottoposto ad interventi di chirurgia estetica.
Se facciamo passare questo concetto, domani consentiremo a questo governo di incapaci, di emettere qualsiasi tipo di restrizione anche, come ha detto in una recente intervista un noto attivista politico francese, di fare indossare un simbolo sul braccio a chi non si e’ vaccinato.
Vi ricorda nulla??