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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Dittatura sempre più vicina

Hitler e Mussolini in atteggiamento amichevole e disteso in automobile durante una parata

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Gli ultimi eventi, accaduti nella settimana scorsa e in questa, stanno sempre di piu’ evidenziando il fatto ineluttabile che il governo, tronfio e impermeabile a qualsiasi tipo di protesta o critica, si stia avviando con passo fermo e deciso verso quella che potrebbe essere, di fatto, una vera e propria dittatura.

I metodi sono perfettamente speculari a quelli messi in atto dagli squadristi nel ventennio fascista e ricalcano le stesse orme di qualsiasi regime totalitario si sia visto nel secolo scorso.

L’unica differenza sostanziale e’ che, ancora, non ci sono pestaggi o arresti arbitrari di massa ma, se le cose non cambieranno piu’ che rapidamente, con molta probabilita’ saremo costretti, ancora una volta, ad assistere ad azioni simili a quelle del passato.

Se andiamo ad analizzare quello che e’ successo la settimana scorsa in piazza del Popolo, a Roma, e un po’ per tutta la citta’, in occasione della manifestazione contro il Green Pass, possiamo identificare gli stessi procedimenti operativi che venivano attuati sotto il regime fascista.

Infatti, mentre in piazza del popolo si riunivano in modo assolutamente pacifico oltre 50 mila persone per protestare contro questo iniquo provvedimento governativo, contemporaneamente, nei pressi della sede della Cgil, andava in onda l’assalto – preannunciato due ore prima a gran voce – della stesse sede da parte di frange estremiste di Forza Nuova e di altri soggetti appartenenti alle ultra destre.

Purtroppo per gli “inorriditi” benpensanti del Pd e di altre forze politiche, tutto questo e’ stato molto ben orchestrato, grazie anche a dubbie infiltrazioni di personaggi delle forze dell’ordine, che hanno fatto in modo di sobillare e riscaldare ulteriormente gli animi.

E, per sfortuna di tutti quelli che strillano al pericolo democratico, ci sono decine di filmati e fotografie che girano in rete che riprendono questi loschi figuri mentre partecipano attivamente allo sfascio indiscriminato della sede della Cgil e, per ulteriore loro sfortuna, in questi giorni gli stessi autori di queste assurde nefandezze sono stati o arrestati o si sono costituiti volontariamente in quanto, appunto, ripresi e sputtanati globalmente da decine di telefonini e videocamere.

Tutti i rappresentanti delle opposizioni, a partire da Gainluigi Paragone, hanno puntualmente agito in senato con interrogazioni verso il ministro Lamorgese per, finalmente, mettere il governo con le spalle al muro di fronte alle proprie responsabilita’.

Nel frattempo, sulla scia di passati atteggiamenti da ventennio, l’intero main stream si e’ ben guardato dal rendicontare della pacifica manifestazione che avveniva in piazza del popolo, mentre si e’ gettato a capofitto a riprendere ed esecrare circa l’assalto alla sede della Cgil.

Altro tassello per capire cosa sta succedendo in questo povero paese, martoriato da politici menefreghisti ed assolutamente incompetenti, se non addirittura pericolosi, in vista della data dopo la quale entrera’ in vigore la assurda discriminazione fra cittadini, dovuta all’obbligo del Green Pass per poter lavorare, i Camalli del porto di Trieste hanno incrociato le braccia, annunciando che dal 15 ottobre in poi o il governo togliera’ questa assurda imposizione o daranno vita al blocco totale del porto stesso.

Visto e considerato che sarebbe un problema veramente immenso, poiche’ il blocco stesso del porto genererebbe un caos indicibile e dei danni economici di estrema elevata entita’, il governo ha emesso immediatamente una circolare, con la quale esortava la dirigenza delle varie aziende portuali a distribuire tamponi molecolari gratuiti per tutti quanti – mentre per il resto dei lavoratori italiani ha sempre risposto picche, a dimostrazione di una ulteriore meschina discriminazione – di modo da bypassare il problema.

Purtroppo i lavoratori portuali, a stretto giro di posta, gli hanno risposto picche un’altra volta, dicendo, in sostanza, che o levano il Green Pass per tutti o loro non si sogneranno minimamente di lavorare e bloccheranno l’intero paese.

A questo punto dobbiamo solo aspettare di vedere come andra’ a finire, e quale azione mettera’ in atto il governo per rientrare su questo problema, sapendo chiaramente che, nel caso vogliano andare avanti senza curarsi delle varie proteste e considerando che il porto dovra’ funzionare per garantire la consegna delle merci sia in Italia che in Europa – potremmo essere anche oggetto di sanzioni da parte delle autorita’ di controllo dell’Europa -, i casi sono due, e cioe’ o faranno marcia indietro, perdendo cosi’, di fatto ogni possibile credibilita’ – se ancora glie ne resta un po’ – o resteranno fermi sulle loro posizioni e, quindi, dovranno agire di conseguenza.

E agire di conseguenza prevederebbe l’utilizzo di maniere forti, che siano arresti o qualsiasi altra azione con l’utilizzo delle forze dell’ordine.

In definitiva, il 15 ottobre sara’ una specie di spartiacque, dopo il quale si potra’ vedere chiaramente da che parte stiamo andando, se verso una vera e propria dittatura o se, come ormai siamo abituati in Italia da oltre un secolo, verso la solita tragicommedia all’Italiana.

Personalmente, visti i compartecipanti a questa immensa farsa tragicomica, a partire da Draghi e passando dai vari Speranza, Letta, Lamorgese, Renzi e, non da ultimo, Salvini, ho veramente molta paura che non potra’ finire bene in nessun modo e che, non mi sarei mai immaginato di doverlo vedere personalmente, siamo di fatto sull’orlo di un precipizio che ci portera’ direttamente in una vera e propria dittatura.

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