Deprivazione Sensoriale: la storia inquietante di uno strumento dalle potenzialità terapeutiche, sfruttato anche nei programmi segreti di controllo mentale come MK-ULTRA.
Parte 1: Le origini della Deprivazione Sensoriale
Le Origini della Deprivazione Sensoriale e i suoi Utilizzi Benefici
Introduzione
La deprivazione sensoriale è uno strumento affascinante e controverso, capace di indurre stati di rilassamento profondo o, al contrario, di destabilizzare la mente umana. Nel corso del XX secolo, questa tecnica è stata utilizzata sia per scopi terapeutici sia per fini bellici e di controllo mentale. Ma chi l’ha ideata? Quali sono i suoi effetti reali sulla psiche umana? E come è stata trasformata da strumento scientifico a mezzo di tortura psicologica?
Le Origini: John C. Lilly e la Vasca di Deprivazione
La storia della deprivazione sensoriale inizia con lo scienziato e psichiatra americano John Cunningham Lilly negli anni ’50. Lilly, noto per i suoi studi sul cervello e sulla coscienza, voleva esplorare come il cervello reagisse alla totale assenza di stimoli esterni. Nel 1954, presso il National Institute of Mental Health (NIMH), sviluppò la vasca di deprivazione sensoriale (o float tank): una camera buia e insonorizzata riempita d’acqua salata alla temperatura corporea, in cui una persona poteva galleggiare, isolata da stimoli esterni.
Lilly ipotizzava che il cervello, privato di input sensoriali, avrebbe potuto esplorare nuovi stati di coscienza. I suoi esperimenti mostrarono che la deprivazione poteva indurre un profondo rilassamento, simile alla meditazione, ma anche allucinazioni e stati di coscienza alterati.
Riferimenti:
- Autobiografia della spazio interiore: John C. Lilly – The Center of the Cyclone
- Lilly e la sua storia: Lilly and the Origins of Sensory Deprivation
La vasca di Deprivazione Sensoriale
La Vasca di Deprivazione Sensoriale: Struttura, Funzionamento e Aspetti Tecnici
La vasca di deprivazione sensoriale (nota anche come float tank o isolamento percettivo) è uno strumento progettato per immergere completamente il corpo in uno stato di isolamento sensoriale. Ideata negli anni ’50 dallo scienziato e psichiatra John C. Lilly, la vasca permette di bloccare gli stimoli esterni per esplorare nuovi stati di coscienza o favorire il rilassamento profondo. Vediamo ora in dettaglio come è costruita e come funziona.
Descrizione Strutturale
Una vasca di deprivazione sensoriale è composta da una struttura ermetica in grado di isolare completamente l’utente da stimoli visivi, uditivi e tattili. Ecco le caratteristiche costruttive principali:
- Materiali:
- Solitamente realizzata in fibra di vetro rinforzata o in materiali plastici resistenti, per garantire solidità e isolamento.
- L’interno è spesso rivestito con superfici lisce e non porose, facili da pulire e disinfettare.
- Forma:
- La vasca può avere una forma rettangolare o ovale, progettata per contenere una persona sdraiata.
- Alcune versioni moderne sono dotate di coperchi a forma di capsula o di design futuristici per migliorare l’isolamento acustico e visivo.
- Dimensioni:
- Lunghezza: 2-2,5 metri.
- Larghezza: 1-1,5 metri.
- Altezza interna: Sufficiente per consentire all’utente di entrare senza sentirsi oppresso (circa 1 metro).
Aspetti Tecnici
- Acqua Salata e Galleggiamento:
- La vasca è riempita con circa 25-30 cm di acqua mescolata con una soluzione concentrata di solfato di magnesio (sali di Epsom).
- La concentrazione è tale da garantire una densità sufficiente per far galleggiare il corpo umano senza sforzo, simile all’effetto del Mar Morto.
- La soluzione è mantenuta alla temperatura di circa 35-36°C, prossima alla temperatura corporea, per eliminare le sensazioni tattili.
- Sistema di Filtraggio e Igienizzazione:
- Dopo ogni sessione, l’acqua viene filtrata attraverso filtri a carboni attivi e raggi UV per garantire igiene e purezza.
- Alcune vasche moderne includono anche sistemi di ozonizzazione per una sterilizzazione aggiuntiva.
- Isolamento Acustico e Luminoso:
- Le pareti della vasca sono progettate per assorbire i suoni esterni, garantendo un ambiente insonorizzato.
- Una volta chiuso il coperchio, la vasca diventa completamente buia, eliminando ogni stimolo visivo.
- Ventilazione:
- Sebbene la vasca sia chiusa ermeticamente, è dotata di un sistema di ventilazione per garantire un flusso d’aria adeguato senza compromettere l’isolamento.
- Controlli e Automazione:
- Le moderne vasche sono spesso dotate di pannelli di controllo digitali per regolare temperatura, illuminazione interna (se presente) e durata della sessione.
- Alcuni modelli avanzati offrono la possibilità di riprodurre suoni o musica rilassante per facilitare l’ingresso nello stato meditativo.
Funzionamento della Vasca di Deprivazione Sensoriale
- Preparazione:
- L’utente fa una doccia prima di entrare per rimuovere oli e impurità.
- Viene chiesto di indossare tappi per le orecchie per proteggere dall’ingresso di acqua.
- Sessione di Flottazione:
- Entrando nella vasca, l’utente si sdraia e si rilassa, permettendo al corpo di galleggiare senza sforzo.
- Dopo qualche minuto, la mente inizia a “staccarsi” dagli stimoli esterni, entrando in uno stato di profondo rilassamento.
- Le sessioni durano in genere tra i 60 e i 90 minuti.
- Chiusura e Igienizzazione:
- Dopo l’uscita dalla vasca, l’acqua viene automaticamente filtrata e sterilizzata per la sessione successiva.
Effetti sul Corpo e sulla Mente
- Riduzione del Cortisolo:
- Il galleggiamento e l’assenza di stimoli riducono i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
- Rilassamento Muscolare:
- La completa assenza di gravità permette ai muscoli di rilassarsi, alleviando tensioni e dolori.
- Stati di Coscienza Alterati:
- Dopo circa 30 minuti, molte persone sperimentano uno stato di coscienza simile alla meditazione profonda o al dormiveglia.
- Allucinazioni Sensoriali:
- In alcuni casi, l’isolamento prolungato può indurre allucinazioni visive o uditive dovute alla mancanza di input sensoriali.
Varianti Moderne delle vasche di Deprivazione Sensoriale
- Capsule Hi-Tech:
- Dotate di luci LED programmabili e sistemi audio integrati per sessioni personalizzate.
- Vasche Aperte:
- Per chi soffre di claustrofobia, esistono vasche senza copertura che garantiscono comunque un buon livello di isolamento sensoriale.
- Stanze di Flottazione:
- Camere più ampie con le stesse caratteristiche delle vasche tradizionali.
La vasca di deprivazione sensoriale, con la sua ingegneria accurata e le implicazioni psicologiche profonde, rimane uno strumento potente per esplorare i limiti della mente umana. Tuttavia, come abbiamo visto, il suo potenziale è stato sfruttato anche per fini meno etici, come vedremo nella seconda parte di questa inchiesta.
Gli Effetti Benefici della Deprivazione Sensoriale
Dopo i primi esperimenti di Lilly, la deprivazione sensoriale si è diffusa come strumento terapeutico. Negli anni ’70 e ’80, le vasche di deprivazione divennero popolari per la riduzione dello stress e il trattamento di vari disturbi.
Benefici Documentati:
- Riduzione dell’ansia e dello stress:
Studi hanno dimostrato che sessioni regolari di deprivazione sensoriale possono ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. - Alleviamento del dolore cronico:
Esperimenti condotti presso la Karlstad University in Svezia hanno mostrato che la terapia con vasca di deprivazione può alleviare il dolore muscolare e migliorare il sonno.- Fonte: Kjellgren & Westman, 2014
- Miglioramento delle prestazioni cognitive:
Alcuni atleti e professionisti utilizzano la deprivazione sensoriale per migliorare la concentrazione e la creatività.
L’Interesse Militare e i Primi Esperimenti di Controllo Mentale
Ma se da una parte la deprivazione sensoriale sembrava promettere benefici terapeutici, dall’altra attirò l’interesse delle agenzie governative per scopi molto meno benevoli. Durante la Guerra Fredda, la CIA e altre organizzazioni vedevano nella manipolazione della mente una possibile arma.
I Primi Esperimenti della CIA
Nel 1953, il direttore della CIA, Allen Dulles, autorizzò il programma segreto MK-ULTRA, volto a studiare tecniche di controllo mentale e interrogatorio avanzato. La deprivazione sensoriale divenne una delle tecniche principali studiate nel contesto di questo progetto. La speranza era che, privando un individuo di stimoli esterni, fosse possibile indebolire le sue difese mentali, rendendolo più suscettibile a suggestioni e manipolazioni.
Secondo documenti desecretati nel 1977, la CIA finanziò ricerche presso istituzioni prestigiose, come la McGill University in Canada, sotto la supervisione del controverso psichiatra Donald Ewen Cameron.
Fonte: CIA Mind Control Experiments – Senate Hearings
Le Tecniche di Deprivazione Sensoriale nei Programmi Segreti
Gli esperimenti di MK-ULTRA coinvolsero l’uso della deprivazione sensoriale in combinazione con altri metodi di manipolazione psicologica, come:
- Somministrazione di LSD e altre droghe psicotrope.
- Elettroshock e regressione forzata della personalità.
- Privazione del sonno.
L’obiettivo era creare uno stato di vulnerabilità mentale tale da permettere il “lavaggio del cervello” o l’induzione di falsi ricordi.
Caso Eclatante: I Prigionieri della Guerra di Corea
Durante la Guerra di Corea (1950-1953), soldati americani catturati riferirono di essere stati sottoposti a deprivazione sensoriale da parte dei nordcoreani per estorcere confessioni. Questi eventi alimentarono ulteriormente l’interesse degli Stati Uniti verso tecniche di controllo mentale.
Conclusione della Prima Parte
La deprivazione sensoriale, nata come strumento scientifico per esplorare la mente umana, ha percorso una strada ambivalente. Dai promettenti benefici terapeutici è stata trasformata in uno strumento di manipolazione psicologica nei controversi esperimenti di controllo mentale della Guerra Fredda.
Nella seconda parte esploreremo come queste tecniche siano state applicate nelle moderne pratiche di tortura, le controversie etiche che ne sono derivate e gli studi scientifici più recenti che ne esplorano ancora le potenzialità.
🔗 Link di riferimento per approfondire:
- Floatation Therapy: Floatation REST
- a) MK-ULTRA Documents: CIA Declassified Files 1
- b) MK-ULTRA Documents: CIA Declassified Files 2
- c) MK-ULTRA Documents: CIA Declassified Files 3
Di questi argomenti abbiamo parlato anche qui:
https://giornalismolibero.com/il-caso-mk-ultra-la-corte-dappello-del-quebec-riconosce-limmunita-degli-stati-uniti-in-canada/
Carlo Makhloufi Donelli