Il Contesto della Denuncia del Popolo
Il 4 luglio 2024, il Popolo si è riunito di fronte al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la terza volta. Questa manifestazione ha avuto luogo dopo che erano state inviate, in modo legittimo e formale, notifiche a diversi indirizzi di posta elettronica certificata (PEC) e email. L’obiettivo era ottenere un’udienza programmata per le ore 11:30, coinvolgendo alte cariche istituzionali. Il Popolo autodeterminato rivendica il diritto di accesso alla Tesoreria della Nazione, un passo fondamentale per ottenere il rimedio che gli spetta.
La Presenza della DIGOS e le Accuse di Frode
Durante l’incontro, un funzionario della DIGOS è intervenuto, riconoscendo di essere a conoscenza di presunti illeciti legati all’uso del nome legale, avviando così una pseudo trattativa con i rappresentanti del Popolo. Questi ultimi hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’uso indebito di risorse pubbliche, accusando il governo di aver usato beni e fondi per attività illecite, tra cui l’acquisto di armi e traffici criminali. La denuncia si basa sulla convinzione che la Legge Naturale, considerata l’unica valida a livello globale, venga sistematicamente ignorata dalle istituzioni.
I Personaggi Denunciati
Tra i soggetti coinvolti nella denuncia figurano nomi di spicco del governo italiano, come Riccardo Barbieri Hermitte, ex Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro, e Giancarlo Giorgetti, ex Ministro dell’Economia e delle Finanze. Anche figure come Valentina Gemignani e Biagio Mazzotta sono state menzionate. Questi rappresentanti si sono presentati con simboli massonici, suscitando ulteriori dubbi sulla loro legittimità e sull’operato delle istituzioni.
Documentazione e Azioni Legali
Negli ultimi giorni, il Popolo ha concentrato i propri sforzi nella redazione di quattro documenti cruciali: l’Ordine Esecutivo per la Riattivazione delle Forze Armate fino alla riconciliazione, la Denuncia alla Guardia di Finanza con nota di addebito in fattura, e l’Ordine Esecutivo di Revoca Immediata al Vaticano. Queste azioni sono il risultato di un percorso legale intrapreso attraverso il sistema OPPT1776 UCC FILINGS, che si basa su fatti inconfutabili riguardanti l’appropriazione indebita di risorse da parte di un sistema considerato schiavista.
Il Plico di Denuncia e le Sue Implicazioni
Il pacchetto di denuncia presentato al MEF comprende 874 pagine di prove dettagliate e costituisce solo l’ultima di una lunga serie di denunce già depositate dal Popolo presso diverse procure e caserme in tutta Italia. La situazione è aggravata dalla scoperta che il procuratore di Viterbo ha archiviato la denuncia senza avvisare i denuncianti, creando un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni.
Mancanza di Riscontri e Abusi di Potere
Il Popolo ha subito un continuo rimbalzo tra vari uffici senza ricevere alcun riscontro concreto, evidenziando una mancanza di continuità nelle indagini. Questo comportamento sembra suggerire un disegno criminoso volto a mantenere la frode in atto. Durante l’incontro al MEF, i rappresentanti del Popolo hanno notato un atteggiamento menzognero da parte delle autorità, che hanno richiesto di non essere ripresi in volto, forse per nascondere la loro vergogna per la protezione offerta ai criminali.
Accoglienza e Reazioni della Guardia di Finanza
La delegazione del Popolo ha trovato un’accoglienza più aperta e disponibile presso la Guardia di Finanza, dove il compito di ricevere la denuncia è stato svolto senza resistenza. Durante la giornata, si sono susseguite varie testimonianze da parte dei membri del Popolo riguardo a esperienze di vessazioni e abusi subiti, in particolare presso il MEF stesso.
La Denuncia come Strumento di Autodeterminazione
Il documento di denuncia è reso disponibile a tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso di autodeterminazione. Esso include tutte le fasi probatorie della frode, sostenute dalle azioni intraprese attraverso OPPT1776 UCC FILINGS e documenta gli abusi perpetrati in nome di leggi che sono state considerate precluse e pignorate.
Riflessioni Finali sulla Costituzione Italiana
Si sottolinea che la Costituzione Italiana, adottata il 1º gennaio 1948, è stata privatizzata, portando il Popolo a pagare royalties a individui estranei al suo benessere. Questa situazione è ulteriormente complicata dalla registrazione dell’Azienda Governo Italiano nel registro pubblico di Washington D.C. e nel Regno Unito, sollevando interrogativi sulla legittimità dell’attuale ordinamento giuridico.
Articolo originale qui: https://www.xn--noiiosono-23a.com/denuncia-del-popolo-al-mef-4-luglio-2024/