Il “Debanking” rappresenta la chiusura di conti o la limitazione dei servizi bancari per individui o aziende da parte di istituti finanziari, spesso senza motivazioni ufficiali.
Questa pratica può avvenire per varie ragioni: conformità normativa, rischi reputazionali o, talvolta, decisioni unilaterali delle banche basate su valutazioni di rischio generiche.
Mentre per le banche rappresenta una strategia di mitigazione del rischio, per i clienti coinvolti può significare la perdita dell’accesso ai servizi bancari di base e, in alcuni casi, il danneggiamento della loro reputazione o attività.
Esempi reali di Debanking
Nigel Farage nel Regno Unito (2023):
Uno degli esempi più noti è il caso di Nigel Farage, politico e attivista britannico, a cui nel 2023 la banca Coutts ha chiuso il conto.
Farage ha accusato l’istituto di discriminazione ideologica, sostenendo che il suo conto fosse stato chiuso per le sue posizioni politiche.
Il caso ha portato a un acceso dibattito nazionale, con numerosi esponenti della politica britannica che hanno sollevato dubbi sul potere delle banche di decidere chi può avere accesso ai servizi finanziari.
Nel settore della cannabis negli USA
Chiusura dei conti di aziende del settore della cannabis negli Stati Uniti Negli Stati Uniti, molte aziende legate al settore della cannabis legale hanno subito chiusure di conti bancari.
Nonostante la legalizzazione della cannabis in diversi Stati, a livello federale questa rimane una sostanza controllata.
Le banche, temendo implicazioni legali, hanno chiuso i conti di numerose imprese, lasciandole senza accesso ai servizi bancari tradizionali e obbligandole a operare in contanti, aumentando i rischi di sicurezza e tracciabilità.
Debanking di ONG e associazioni in Europa
Numerose organizzazioni non governative (ONG) e associazioni benefiche, soprattutto quelle operanti in settori controversi come la difesa dei diritti civili, hanno visto i propri conti chiusi o le transazioni bloccate.
In alcuni casi, le banche hanno giustificato queste azioni per rispettare normative antiriciclaggio, ma le ONG hanno segnalato che tali chiusure hanno ostacolato i loro progetti umanitari.
Rischi del Debanking per la società
Esclusione finanziaria
La chiusura dei conti può portare individui e organizzazioni legittimi all’esclusione finanziaria.
Senza un conto corrente, è difficile accedere a servizi essenziali come stipendi, pagamenti di affitti e utenze o gestione di finanziamenti.
Impatto economico
Le aziende colpite dal Debanking possono trovarsi in gravi difficoltà operative.
Per esempio, le imprese obbligate a operare solo in contanti rischiano furti, inefficienze e difficoltà di crescita.
Sovranità e diritti civili
Il Debanking solleva questioni di sovranità individuale e diritti civili.
Se una banca ha il potere di negare servizi sulla base di criteri non trasparenti, si creano rischi di abuso e discriminazione.
Suggerimenti per proteggersi dal Debanking
Diversificazione dei servizi finanziari
Evitare di dipendere esclusivamente da un unico istituto bancario, mantenendo conti in diverse banche, incluse banche digitali o alternative, può ridurre il rischio di perdere completamente l’accesso ai servizi.
Utilizzo di servizi di pagamento alternativi
Piattaforme come PayPal, Wise o criptovalute possono offrire alternative temporanee ai servizi bancari tradizionali, consentendo alle persone di continuare a operare anche in caso di chiusura del conto principale.
Protezione Legale
I privati e le aziende possono considerare di stipulare contratti con avvocati specializzati in diritto bancario per comprendere e difendere i propri diritti.
In alcuni Paesi, esistono normative a tutela dei consumatori bancari che possono essere utilizzate per contestare decisioni di debanking.
Anche se su queste ultime ho ben poca fiducia.
Carlo Makhloufi Donelli
Di questi argomenti abbiamo parlato anche qui:
https://giornalismolibero.com/il-denaro-perche-sarebbe-giusto-sopprimerlo/