La riforma dei medici di base in Italia è un progetto volto a trasformare radicalmente il ruolo e lo status lavorativo dei medici di famiglia.
Questa riforma, sostenuta dal Ministero della Salute e dalle Regioni, prevede che i nuovi medici di base diventino dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), similmente ai medici ospedalieri.
Principali Novità della Riforma
- Passaggio da Liberi Professionisti a Dipendenti: I nuovi medici di base saranno assunti come dipendenti del SSN, mentre quelli già in servizio potranno scegliere se continuare come liberi professionisti o passare a un contratto da dipendenti.
- Orario di Lavoro: Sarà introdotto un orario lavorativo fisso di 38 ore settimanali per tutti i medici di famiglia. Queste ore saranno suddivise tra il tempo dedicato ai pazienti e quello impiegato per la programmazione territoriale.
- Trasferimento nelle Case della Comunità: I medici dovranno operare sia presso gli studi privati sia nelle Case della Comunità, strutture dedicate alla sanità territoriale che offriranno servizi avanzati come ecografie ed elettrocardiogrammi.
- Formazione Specialistica Universitaria: La formazione specialistica per i futuri dottori sarà gestita a livello universitario anziché regionale.
- Obiettivi del Pnrr: La riforma si allinea con gli obiettivi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr), mirando a creare oltre 1.400 Case della Comunità entro metà 2026 per migliorare l’assistenza territoriale.
Implicazioni
- Miglioramento dell’efficacia dell’assistenza primaria.
- Maggiore coordinamento tra sanità territoriale ed ospedaliera.
- Possibile riduzione delle liste d’attesa grazie alla collaborazione con specialisti.
Tuttavia, la riforma ha suscitato critiche riguardanti la perdita dell’autonomia professionale dei medici attuali e le sfide organizzative legate all’integrazione nei nuovi modelli assistenziali.
Vantaggi e svantaggi per i medici
Diventare dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) comporta sia vantaggi che svantaggi per i medici di base.
Vantaggi
- Stabilità Professionale: Diventare dipendenti del SSN offre maggiore stabilità lavorativa e sicurezza economica, con un contratto fisso e regolamentato.
- Orario di Lavoro Definito: Viene introdotto un orario lavorativo fisso, che può migliorare la qualità della vita personale e professionale dei medici.
- Accesso a Risorse Adeguate: I dipendenti del SSN hanno accesso a risorse sanitarie più strutturate e organizzate, inclusi supporti tecnologici avanzati.
- Formazione Continua: Il SSN spesso promuove la formazione continua per i suoi dipendenti, migliorando le competenze professionali.
- Contributi Previdenziali e Assistenza Sociale: I dipendenti pubblici godono di contributi previdenziali garantiti e benefici sociali aggiuntivi.
Svantaggi
- Perdita dell’Autonomia Professionale: Passare da liberi professionisti a dipendenti può ridurre l’autonomia decisionale nella gestione della propria attività clinica.
- Burocrazia Amministrativa Aumentata: La gestione burocratica all’interno del SSN può essere complessa e richiedere tempo dedicato alla documentazione amministrativa.
- Limitazioni nella Scelta dei Pazienti o delle Prestazioni Offerte: Potrebbero esserci limitazioni nelle scelte relative ai pazienti o alle prestazioni offerte rispetto al libero esercizio professionale.
- Possibili Disuguaglianze Regionali nel Trattamento Economico o nelle Condizioni Lavorative: Le condizioni economiche o le infrastrutture possono variare significativamente tra diverse regioni italiane.
- Rischio di Sovraccarico Lavorativo in Caso di Carenze Organizzative nel Sistema Pubblico: La sanità pubblica italiana affronta spesso problemi come lunghe liste d’attesa, che possono aumentare il carico lavorativo sui medici impiegati nel sistema.
Come la riforma cambierà il rapporto con i pazienti

La riforma del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiana, che include la trasformazione dei medici di base in dipendenti e l’integrazione con le Case della Comunità, potrebbe influenzare significativamente la vita quotidiana dei pazienti in diversi modi:
Impatti Positivi
- Accesso a Servizi Integrati: Le Case della Comunità offriranno una gamma più ampia di servizi sanitari territoriali, migliorando l’accessibilità delle cure primarie e specialistiche.
- Orari Fissi e Maggiore Disponibilità: I medici di base avranno orari lavorativi definiti, potenzialmente riducendo i tempi d’attesa per le visite.
- Personalizzazione delle Cure: La riforma prevede percorsi personalizzati per malattie croniche e rare, migliorando il trattamento individualizzato dei pazienti.
- Coinvolgimento Attivo dei Pazienti: Vi è un crescente interesse nel coinvolgere attivamente i pazienti nei processi decisionali sanitari attraverso associazioni di pazienti.
Impatti Negativi
- Perdita dell’Autonomia Professionale Medica: I medici potrebbero percepire una riduzione dell’autonomia professionale a causa della struttura organizzativa più rigida del SSN.
- Burocrazia Aumentata: L’integrazione con nuove strutture come le Case della Comunità potrebbe comportare un aumento del carico burocratico per i medici.
- Disuguaglianze Regionali Persistenti: Nonostante gli sforzi per uniformare l’assistenza su tutto il territorio nazionale, disuguaglianze regionali potrebbero persistere se non gestite adeguatamente.
In sintesi, mentre la riforma promette miglioramenti nell’accessibilità e nella qualità delle cure grazie all’integrazione territoriale ed ospedaliera, rischia anche di aumentare la complessità amministrativa e mantenere alcune disparità regionali che sono state storicamente difficili da superare nel sistema italiano.
Come cambieranno le liste di attesa
La riforma del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiana, in particolare il Decreto-legge n. 73 del 2024, introduce diverse misure per ridurre i tempi delle liste d’attesa. Ecco come queste novità potrebbero influenzare le liste d’attesa:
Misure Principali
- Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa:
- Viene istituita una piattaforma gestita da AGENAS che opera in sinergia con quelle regionali e provinciali per monitorare i tempi di attesa e garantire l’interoperabilità tra sistema pubblico e privato accreditato.
- Questo strumento aiuterà a ottimizzare la programmazione dell’offerta sanitaria attraverso la verifica costante delle agende disponibili.
- Aumento delle Assunzioni nel SSN:
- Il decreto prevede un aumento delle assunzioni di personale sanitario, superando il tetto di spesa precedentemente stabilito fino al 15% dell’incremento del fondo sanitario regionale.
- Potenziamento dei Centri Unici di Prenotazione (CUP):
- Tutti gli erogatori pubblici e privati accreditati devono afferire ai CUP regionali o infraregionali per effettuare le prenotazioni, migliorando l’efficienza della gestione degli appuntamenti.
- Visite nei Giorni Festivi:
- È previsto il potenziamento dell’offerta assistenziale con possibilità di svolgere visite diagnostiche e specialistiche anche nei giorni festivi (sabato e domenica).
- Divieto Blocco Liste d’Attesa:
- Viene ribadito l’assoluto divieto per le aziende sanitarie di sospendere o chiudere le attività di prenotazione senza giustificazioni valide.
- Sanzioni per Mancata Presentazione alle Visite:
- I pazienti che non si presentano senza giustificazioni saranno tenuti al pagamento della quota ordinaria del ticket sanitario anche se esenti.
Impatti sulle Liste d’Attesa
Queste misure mirano a ridurre i tempi d’attesa migliorando la trasparenza nella gestione degli appuntamenti, aumentando la disponibilità dei servizi sanitari ed evitando inefficienze nella programmazione.
Tuttavia, alcune Regioni hanno espresso critiche riguardanti l’impatto finanziario limitato della normativa rispetto alle necessità realizzative sul campo.
Quando avrà luogo la riforma?
La riforma dei medici di base in Italia è attualmente in fase di discussione e sviluppo.
Non ci sono ancora date precise per l’entrata in vigore, ma si prevede che potrebbe essere implementata entro breve tempo, forse già a partire da febbraio 2025, se la proposta diventerà un decreto come suggerito dalle Regioni.
Sarà efficace questa riforma?
Come disse Alessandro Manzoni nella sua poesia “Il Cinque Maggio”, dedicata a Napoleone Bonaparte: “Ai posteri l’ardua sentenza”.
Carlo Makhloufi Donelli
Di questi argomenti abbiamo già parlato qui:
https://giornalismolibero.com/dimissioni-di-massa-di-medici-e-infermieri-la-fuga-che-mette-in-ginocchio-la-sanita-pubblica/