Il Concetto di Credito Sociale
Siete a conoscenza del sistema di credito sociale? Questo modello, implementato in modo esteso in Cina, rappresenta un sistema di sorveglianza totale, in cui il governo monitora meticolosamente il comportamento dei cittadini. Attraverso questo meccanismo, vengono assegnati e tolti punti di buona condotta, e a seconda del “saldo” ottenuto, si concedono privilegi o si infliggono sanzioni. Già nel 2018, la televisione pubblica svizzera SRF ha trattato questo argomento con un approccio critico, evidenziando le conseguenze che un sistema del genere ha sui cittadini.
Un esempio emblematico è quello del giornalista investigativo Liu Hu, il quale è stato inserito in una lista nera a causa di un articolo che denunciava la corruzione di alcuni funzionari. Da quel momento, Liu ha subito una sorveglianza incessante, risultando impossibilitato a svolgere il suo lavoro e limitato nei suoi spostamenti, non potendo più viaggiare né in treno né in aereo.
L’Indifferenza Occidentale
Oggi, sembra che i media mainstream abbiano perso interesse per questa problematica. Nonostante i numerosi eventi e fatti clamorosi che sono emersi, l’attenzione dei media è assente. La Cina, pur essendo distante, non dovrebbe essere vista come un esempio irrealizzabile in Occidente. Infatti, pochi sospettano che siano già in fase di sviluppo piani concreti per l’implementazione di un sistema di credito sociale a livello globale. SRF e altri organi di informazione pubblica alimentano una falsa sensazione di sicurezza tra la popolazione occidentale, ignorando i veri piani in corso.
Piani per un Nuovo Ordine Mondiale
Nel 2019, durante la pandemia di Covid-19, un gruppo di influenti membri di think tank, politici, ex leader di governo, accademici e rappresentanti dell’industria tecnologica si sono riuniti in segreto per definire obiettivi globali di trasformazione. Il risultato di questo incontro è stato il libro “Remaking the world – The Age of Global Enlightenment”, che significa “Ricostruire il mondo – L’era dell’illuminismo globale”. Tra i partecipanti figurano nomi noti come Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, e Vint Cerf, considerato il “padre di Internet” e vicepresidente di Google. Questo libro è stato associato all’iniziativa “UN100”, un progetto delle Nazioni Unite per celebrare il centenario dell’organizzazione nel 2045. Tuttavia, il vero coordinatore di questo progetto è un potente think tank statunitense noto come Boston Global Forum.
Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale
Il libro discute delle potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) e dei rischi associati a un uso non regolato. Propone la creazione di un “Contratto sociale per l’era dell’intelligenza artificiale”, da applicare globalmente, senza tener conto delle differenze culturali e nazionali. Kla.TV ha approfondito questo nuovo “Contratto sociale”.
Un Contratto Sociale per una “Democrazia Smart”
Il primo capitolo del libro delinea chiaramente l’obiettivo del Contratto sociale: stabilire una piattaforma per una “democrazia smart”. Questo implica un equilibrio di potere tra governi, aziende, società civile, cittadini e assistenti IA. Creare un tale equilibrio di poteri è un compito estremamente ambizioso e richiederebbe un cambiamento sistemico a livello globale. Attualmente, la situazione politica mondiale è caratterizzata da uno squilibrio di potere, dove circoli segreti e think tank non sottoposti a controllo democratico stabiliscono l’agenda. L’iniziativa UN100 promuove questa linea politica, evidenziando come il Contratto sociale per l’era dell’IA sia stato concepito senza alcun mandato democratico.
È importante notare che l’iniziativa UN100 include gli assistenti IA come uno dei poteri attivi in questo presunto “equilibrio”. Ciò significa che l’intelligenza artificiale potrebbe influenzare le decisioni politiche governative, con la possibilità che questo equilibrio di potere venga alterato nel tempo. È plausibile che questa apparente parificazione sia solo il primo passo verso un “Dio digitale”, al quale l’umanità potrebbe dover sottomettersi in futuro.
La Democrazia Smart: Un Concetto Ambiguo
Il termine “democrazia smart” non è nemmeno chiarito nel documento dell’UN100. Potrebbe riferirsi a un sistema di governo in cui un’intelligenza artificiale determina quali siano le scelte migliori per la società? Questa idea non è così lontana dalla realtà. Nel 2017, Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum (WEF), ha espresso ammirazione per le tecnologie digitali predittive, suggerendo che potrebbero rendere superflue le elezioni.
Il nuovo Contratto sociale implica che la società civile possa beneficiare di strumenti predittivi, ovvero strumenti basati sull’IA, per pianificare il proprio futuro tenendo conto delle tendenze e degli sviluppi futuri.
Raccolta Dati e Sorveglianza
Un sistema governato dall’IA richiede inevitabilmente una raccolta massiva di dati personali. Nel capitolo dedicato al “Modello di governo IA”, si afferma che il “cuore dell’amministrazione IA” sarà rappresentato dal National Decision Making and Data Center, il quale raccoglierà, memorizzerà e analizzerà enormi quantità di dati utili per la fornitura di servizi pubblici e la valutazione delle performance di programmi e funzionari pubblici.
Questi dati devono essere resi disponibili, e il Contratto sociale prevede che ogni cittadino contribuisca al bene comune fornendo informazioni personali rilevanti, come i dati del censimento e le scelte relative all’elezione di funzionari pubblici. Pertanto, ogni individuo sarà obbligato a fornire “informazioni personali significative” all’amministrazione gestita dall’IA. Non sorprende, quindi, che ogni cittadino del pianeta dovrà dotarsi di un’identità digitale. È fondamentale notare che la coercizione è una caratteristica essenziale di questo Contratto sociale. In caso di rifiuto, subentrerà l’Alleanza Democratica per il Governo Digitale, una sovranazionale che fungerà da autorità per far rispettare il Contratto sociale nell’era dell’intelligenza artificiale.
Sostenibilità e Obiettivi Globali
Il Contratto sociale propone due modelli per la raccolta e l’utilizzo dei dati: il primo è legato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, che comprendono 17 “obiettivi di sostenibilità”. Kla.TV ha documentato come questi obiettivi possano, in realtà, servire a imprigionare l’umanità in una nuova forma di schiavitù. Il secondo modello è basato su criteri definiti dal WEF, noti come “ESG” (Environmental, Social & Governance), che influenzano le politiche internazionali e bypassano i parlamenti nazionali.
Nicolas Rimoldi, attivista svizzero per i diritti civili e rappresentante del movimento anti-plandemia “MASS-VOLL”, ha commentato come l’uso degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dei criteri ESG del WEF come criterio per le politiche suggerisca che l’intelligenza artificiale e le politiche correlate siano fortemente orientate verso questi obiettivi globali. Addestrando l’IA su queste metriche, si stabilisce subdolamente che solo tali dati e obiettivi siano considerati validi, relegando altre fonti di dati a una posizione marginale.
Il Sistema di Ricompensa Sociale
Il nuovo Contratto sociale per l’era dell’IA rivela il suo lato più inquietante nel capitolo dedicato al “Sistema di Ricompensa del Valore Sociale” (SVR). Questo sistema prevede un monitoraggio e una valutazione dei governi, delle aziende e dei singoli cittadini in base al loro contributo al rispetto di normative, valori condivisi e leggi internazionali riguardanti la sincerità, la trasparenza, la responsabilità e l’affidabilità. A molti, il concetto di “sistema di credito sociale”, già ampiamente criticato in Cina, apparirà meno enigmatico. Infatti, si tratta di un sistema di sorveglianza totale che monitora il comportamento dei cittadini, valutandoli e assegnando o sottraendo punti di credito sociale. A seconda del saldo, i cittadini possono subire penalità come accesso limitato a internet, tasse più elevate, perdita del lavoro o dell’abitazione, e restrizioni nei viaggi.
Sebbene il progetto UN100 affermi di opporsi alle sanzioni e di discostarsi dal modello cinese, la verità è che la differenza è minima. John Quelch, cofondatore del Boston Global Forum, ha lavorato per anni presso la CEIBS, un’università di Shanghai nata dalla collaborazione tra il governo cinese e l’Unione Europea. Inoltre, sia Quelch che Joseph S. Nye, collaboratore dell’UN100, sono membri di reti massoniche come la Commissione Trilaterale e il Council on Foreign Relations, che mirano a allineare i popoli secondo il modello cinese.
Un Futuro di Sorveglianza Totale
Sarebbe ingenuo pensare che il sistema di ricompense SVR non si evolverà in una direzione simile a quella del sistema di credito sociale cinese. Come documentato da Kla.TV, il regime oppressivo cinese è stato creato e finanziato da famiglie influenti come i Rothschild e i Rockefeller, con l’intento di estendere questo modello di governo a livello globale. Le dichiarazioni di politici come l’ex primo ministro canadese Trudeau e Klaus Schwab, fondatore del WEF, che hanno elogiato i risultati del Partito Comunista Cinese, dimostrano come questo modello stia guadagnando riconoscimento anche in occidente.
Anche senza sanzioni dirette, il sistema di ricompense SVR rappresenta una violazione della privacy e della libertà personale. Con l’introduzione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC), il denaro può essere facilmente bloccato a chi non si conforma. L’UN100 guarda favorevolmente a queste valute digitali.
Un sistema che premia il conformismo degrada l’essere umano, privandolo del libero arbitrio. Nicolas Rimoldi ha commentato: “Vogliono educarci a diventare cittadini obbedienti. Non ci costringono, ma disapprovano la nostra disobbedienza, il che porta allo stesso risultato. È un sistema che ricorda i cani di Pavlov, addestrati a comportarsi in determinati modi per ricevere un premio. Rende i cittadini incapaci, riducendoli a conformisti che seguono regole predefinite invece di compiere scelte libere e autodeterminate”.
Un Appello alla Mobilitazione
Il Contratto sociale per l’era dell’intelligenza artificiale promette di migliorare il pianeta e di rafforzare la libertà e i diritti individuali. Tuttavia, un’analisi più attenta rivela l’intento di creare un sistema in cui i cittadini si abituino al dominio dell’IA, diventando semplici fornitori di dati. L’Alleanza Democratica per il Governo Digitale è stata creata per allineare gli Stati nazionali, mentre il Sistema di Credito Sociale monitora governi, aziende e cittadini per allinearli all’agenda disumana dell’Agenda 2030. Questo avviene attraverso l’offerta di premi allettanti, in un sistema che mira a privarci della nostra libertà e dignità.
È fondamentale fermare il Contratto sociale per l’era dell’intelligenza artificiale ora. Ogni individuo può contribuire attivamente a questa causa. Condividete queste informazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sui piani inquietanti in atto. Uscite dalla prigione digitale utilizzando il contante il più possibile e sostituendo la comunicazione digitale con interazioni fisiche e reali. Riconoscete che le cosiddette “soluzioni intelligenti”, come smartphone e domotica, sono strumenti che portano verso una “democrazia smart”. Rifiutate di essere dominati dall’IA, sottraendo ai sistemi i dati di cui hanno disperatamente bisogno.