anche il nulla è pur sempre qualcosa
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Anche il nulla è pur sempre qualcosa

ebook

illustrazione raffigurante un uomo mentre viene rapito da un UFO

Alieni!

Prodotto gratuito. Racconto breve by Luca Bandini

 

Opera protetta da Copyright, tutti i diritti sono riservati.

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Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto

Stalin. Ha perso, anche se ha vinto

In questo ennesimo articolo storico del grande Franco Bandini, il focus va sull’Unione Sovietica e sul suo modus operandi.
Segnata da strategie scellerate, purghe, esecuzioni sommarie, le strategie sovietiche sembrano utilizzare i propri uomini come vera e propria “carne da cannone”.
In 10 anni circa, l’URSS conta quasi 40 milioni di morti, e negli ultimi anni della guerra, Stalin si trova costretto a contrattare con qualunque potenziale alleato sulla scena mondiale, per evitare che il suo esercito venga interamente distrutto dai tedeschi.
Inglesi e americani in primis che, distraendo l’esercito tedesco su più fronti, permettono ai sovietici di tirare un sospiro di sollievo.
Chiosa Bandini con riflessioni profonde sul significato delle rivoluzioni e sui cambiamenti storici che l’Unione Sovietica ha dovuto affrontare, dalla Rivoluzione d’Ottobre in poi.
L’ennesima perla, persa nei meandri del tempo, che torna a galla per darci uno sguardo profondo e analitico sulle complesse dinamiche che hanno portato allo sviluppo della guerra e del periodo post-bellico, con grande onestà intellettuale e la lucidità che lo contraddistinguono.

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trattare con londra: va bene. ma come?

Trattare con Londra: va bene. Ma come?

Quali furono gli errori che condussero l’Italia alla sconfitta?
In questo articolo, Franco Bandini ricostruisce un quadro, all’epoca a lui molto chiaro, della situazione italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, sia tra la popolazione, che tra i militari e i “piani alti”.
Errori di sopravvalutazione nei confronti dei britannici, di svalutazione di sé, di asservimento completo nei confronti dell’alleato tedesco sino al punto di usare le nostre divisioni come “scudo” che permettesse alla Germania nazista di risparmiare le proprie forze.
Ciononostante, Bandini non condanna né i militari italiani, considerati valorosi, né i generali che hanno poi trattato per la pace, ma nemmeno le paranoie che affliggevano l’uomo solo al comando della barca che stava affondando.
Ricostruisce chiaramente la posizione italiana nella cornice del Mediterraneo e delle colonie africane, accompagnando il lettore in un vero e proprio viaggio nel tempo.
Realtà storiche oggi travisate o completamente dimenticate ci riportano nei primi anni della seconda Guerra Mondiale dal punto di vista italiano, permettendoci di scorgere il filo rosso che ci collega oggi come conseguenza storica di ciò che fu.

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