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COPERTINA: "1938: Navi sovietiche ma "

1938: navi sovietiche ma “classe littorio”

Il secondo della nostra selezione di  articoli scritti dallo storico e giornalista Franco Bandini.

Nato a Siena nel 1921, sottotenente di artiglieria nella campagna di Russia nel 1942-43, Bandini è stato giornalista del Corriere della Sera per più di quarant’anni, e inviato speciale dei settimanali La Domenica del Corriere, L’Europeo e Tempo.

Si è cimentato nella scrittura di libri di storia, dedicati prevalentemente al Novecento italiano.

Nella sua produzione troviamo, oltre ai prevalenti testi di argomento storico, anche libri di genere diverso, quali I pirati dello spazio, racconti di fantascienza del 1953, il pamphlet Il petrolio italiano del 1955, e Il mistero dei dischi volanti, inchiesta sul fenomeno degli avvistamenti, edito nel 1971. Per primo propose l’ipotesi – sulla quale si è successivamente acceso un forte dibattito tutt’ora in essere – della “doppia fucilazione” di Mussolini, prima ad opera dei servizi segreti inglesi, ripetuta poi dai partigiani italiani.

Lasciata Milano, nel 1970, si era ritirato nella sua fattoria Il casalone a Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, dove è morto a ottantatré anni, nel 2004, assistito dalla moglie Paola Montini e dai suoi figli.

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copertina - Chi teme di perdere ha già perduto... - Franco Bandini

Chi teme di perdere ha già perduto…

Tra l’incompetenza dei generali, della burocrazia e della classe dirigentie italiana del 1939-40, un generale sentimento di sfiducia, di sopravvalutazione delle forze nemiche (e forte svalutazione delle proprie) furono i principali fattori che portarono l’Italia a giocare, nella guerra, una strategia di “catenaccio”, tutta in difesa.
Franco Bandini colpisce dritto nel segno, con questo articolo dal titolo “Chi teme di perdere ha già perduto”, che racchiude in sè la sintesi di questa analisi lucida e impressionantemente mirata.
Le cose sarebbero forse potute andare diversamente?
Un’analisi oggettiva dei dati di partenza davano le forze e i mezzi italiani al di sopra di quelli inglesi, ma un’incapacità diffusa (per non pensare, fatalmente, ad una voluta malafede da traditori della patria) paralizzarono un Italia ad alto potenziale, lasciando al nemico piena facoltà d’azione.
Da Badoglio a Graziani, questo approfondimento spiega minuziosamente la pessima partenza dell’entrata in guerra dell’Italia.

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COPERTINA - E tutti caddero nel bluff di Hitler - lui compreso - di Franco Bandini

E tutti caddero nel bluff di Hitler (lui compreso)…

Come fece Hitler a far scoppiare la Grande Guerra?
Chi la voleva realmente?
Quali erano gli assi nella manica del Furher e quali le strategie e le alleanze che gli si sono ritorte contro?

Il quarto fascicolo raccoglie l’articolo di Franco Bandini in cui ci spiega per filo e per segno la sua visione, in una ricostruzione sublime, che ci proietta indietro di quasi 90 anni, con una lucidità e un visione di cui solo lui era capace.

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COPERTINA: "I gendarmi della memoria all'opera"

I “gendarmi della memoria” all’opera

Il primo di una serie di  articoli scritti dallo storico e giornalista Franco Bandini.

Nato a Siena nel 1921, sottotenente di artiglieria nella campagna di Russia nel 1942-43, Bandini è stato giornalista del Corriere della Sera per più di quarant’anni, e inviato speciale dei settimanali La Domenica del Corriere, L’Europeo e Tempo.

Si è cimentato nella scrittura di libri di storia, dedicati prevalentemente al Novecento italiano.

Nella sua produzione troviamo, oltre ai prevalenti testi di argomento storico, anche libri di genere diverso, quali I pirati dello spazio, racconti di fantascienza del 1953, il pamphlet Il petrolio italiano del 1955, e Il mistero dei dischi volanti, inchiesta sul fenomeno degli avvistamenti, edito nel 1971. Per primo propose l’ipotesi – sulla quale si è successivamente acceso un forte dibattito tutt’ora in essere – della “doppia fucilazione” di Mussolini, prima ad opera dei servizi segreti inglesi, ripetuta poi dai partigiani italiani.

Lasciata Milano, nel 1970, si era ritirato nella sua fattoria Il casalone a Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, dove è morto a ottantatré anni, nel 2004, assistito dalla moglie Paola Montini e dai suoi figli.

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COPERTINA: "Tutti in guerra, ma senza sparare"

Tutti in guerra, ma senza sparare

L’inizio della Seconda Guerra Mondiale è annunciato, ma nessuna nazione, memore della Grande Guerra da poco trascorsa, ha il coraggio di fare davvero il primo passo. Per i primi mesi, la guerra c’è, ma non si vede, e il fattore che getta isteria sull’Europa, smuovendo le acque, è l’invasione Sovietica della Finlandia, che smuove le opinioni pubbliche e fa precipitare la situazione.
Nel suo articolo “TUTTI IN GUERRA, MA SENZA SPARARE”, Franco Bandini ci riporta indietro nel tempo, a quei giorni, con una conoscenza e una minuzia di particolari che lascia col fiato sospeso a distanza di più di 80 anni.

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COPERTINA: "Tutto iniziò col piano Z"

Tutto iniziò col “piano Z”

Un quadro politico complesso e completo dello storico Franco Bandini sulla situazione politica europea prima, durante e dopo la Grande Guerra.
Cosa portò agli eventi scatenanti? Come si contempla la geopolitica europea? Quale è la natura di questi popoli?
Partiamo da dove tutto iniziò, ovvero dal “Piano Z”.
Una disamina mozzafiato, degna dei migliori romanzi d’autore, ma che analizza la realtà socio-politica nella “nostra” parte di mondo.

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