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Copertina: Stalin? Ha perso, anche se ha vinto
Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Vi spiego perchè era tutto giá programmato

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Andando in giro per la rete, si trovano le ipotesi piu’ fantasiose sul virus, sulla pseudo pandemia, sulle mascherine, sui tamponi, sul Green Pass e su tutto cio’ che riguarda questa becera assurdita’ che l’umanita’ sta attraversando.

Ma come ho gia’ avuto modo di scrivere in un recente articolo, quando si cerca di capire un fenomeno bisogna provare a spogliarsi della soggettivita’ ed analizzare i dati puri e semplici, individuando quelli che sono i capisaldi della vicenda.

Per far questo anche se assolutamente non semplice e alla portata di tutti quanti, necessita una reale capacita’ di analisi, occorre leggere, ascoltare, informarsi, parlare con una marea di gente e, sopratutto, non sposare mai una tesi piuttosto che un’altra ma semplicemente attenersi a quello che i freddi numeri ci indicano.

Ma, ancor di più, domandarsi sempre il perche’ delle cose e, fattore ancora piu’ importante, sapersi dare una risposta obiettiva.

Ovviamente questo non e’ sempre possibile ma, credetemi, il piu’ delle volte abbiamo le risposte sotto gli occhi e non le vediamo o, quel che e’ peggio, non vogliamo vederle.

Dopo questa doverosa premessa,cerco di darvi alcune spiegazioni su quelle che, a parer mio, sono le prove regine che spiegano tutto cio’ che stiamo passando e, sopratutto, che ci danno una chiara indicazione della malafede di chi ci governa.

Tutto quanto quello che stiamo vivendo oggi e’ stato messo nero su bianco in un documento scritto nel 2010 e intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, redatto su indicazione della famiglia Rockefeller all’interno della fondazione dallo stesso nome.

Per chi poi abbia voglia di sorbirsi l’intero scritto, vi riporto il link con il quale potervi accedere.

In sostanza, nel documento, si ipotizza il futuro dell’umanita’ alle prese con una pandemia che mietera’ circa 8 milioni di vittime nel mondo intero.

Leggere questo documento vi garantisco che fa rabbrividire per la spietata e brutale identificazione con quanto oggi stiamo vivendo.

Oltre a prevedere l’assoluta impreparazione praticamente di tutti gli stati nazionali, si parla specificatamente di mascherine per tutti quanti, di distanziamento sociale, di impossibilita’ a spostarsi fra nazione e nazione e in ultima analisi, dell’autorizzazione silente da parte dell’intera popolazione mondiale, a limitare per poi eliminare i piu’ fondamentali diritti dell’uomo, a iniziare dalla liberta’ di movimento per finire alla liberta’ di espressione e di dissenso.

“Durante la pandemia, i leader nazionali nel mondo hanno esibito la loro autorità e hanno imposto regole ferree e restrizioni, dall’obbligo di indossare mascherine al controllo della temperatura corporea negli spazi comuni, come stazioni ferroviarie e supermercati.”

Vi suonano familiari queste parole?

E nel rapporto si continua, specialmente elogiando, guarda caso, la Cina, per aver saputo affrontare in modo determinato la pandemia e aver dato risposte precise all’emergenza.

E tutto questo, sempre secondo il report stilato dalla fondazione, preludera’ ad un controllo ancora piu’ stringente ed autoritario per poi confluire in quello che e’ il vero obiettivo di questi signori, ovvero il controllo totale dell’intera popolazione mondiale.

“Anche dopo la fine della pandemia, questo controllo autoritario e questa sorveglianza dei cittadini e delle loro attività è rimasto inalterato e si è persino intensificato. Per proteggere loro stessi dalla diffusione di crescenti problemi globali – dalla pandemia al terrorismo internazionale passando per le crisi ambientali e la crescente povertà – i leader nel mondo hanno assunto un controllo ancora più stringente del potere.”

Questi sono solo alcuni dei passaggi del documento nel quale si prevede, ad esempio, che gli stessi cittadini, in nome di una maggior sicurezza, consegneranno spontaneamente ai governi i loro fondamentali diritti umani, riducendosi, in sostanza, a delle mere macchine produttive, alle quali verra’ impedito qualsiasi possibile dissenso.

Si arrivera’ a quello che un altro personaggio, Aldous Huxley, predisse in un suo lavoro, e cioe’ il totalitarismo perfetto, ovvero quella forma di potere all’interno della quale e’ lo stesso popolo che chiede di essere spogliato dei suoi naturali diritti.

Guardando quello che sta succedendo oggi suona molto familiare questo tipo di processo psicologico, specialmente assistendo alle discussioni e, a volte, litigi fra cittadini gli uni contro gli altri per affermare l’una o l’altra posizione.

Il continuo etichettare chiunque sia contro le mascherine, contro i vaccini, contro il Green Pass, come negazionisti di una o dell’altra cosa.

Questa e’ l’esemplificazione plastica di quanto e’ stato scritto ormai oltre 10 anni or sono e lo possiamo continuamente riscontrare nella vita quotidiana che siamo costretti a subire.

In molti mi hanno obiettato che questo era solo un documento che ipotizzava le reazioni dell’umanita’ di fronte ad un’emergenza sanitaria globale, ma io rispondo che se ancora esiste qualcuno convinto di questa mera speranza, lo invito ad ascoltare quanto e’ stato detto nell’ultima riunione del World Economic Forum, riunitosi come ogni anno dal 1971 ad oggi, a Davos, in Svizzera per discutere delle emergenze globali e su come affrontarle.

Per chi non lo sapesse, rinfresco un po’ la memoria su cosa sia questa riunione annuale che si svolge nella cittadina Elvetica.

Si tratta della riunione che il WEF tiene appunto a Davos ogni anno e che riunisce capi di stato, personaggi influenti nel mondo economico, CEO delle piu’ importanti industrie mondiali, Presidenti di Banche e altri personaggi simili allo scopo – ufficiale – di discutere delle emergenze umanitarie e di come poterle affrontare.

Piccola nota a margine, il WEF e’ stato creato dall’economista Klaus Schwab nel lontano 1971 e originariamente era una fondazione non a scopo di lucro.

Peccato che oggi chi volesse partecipare a questa kermesse debba sborsare la quota associativa annuale che e’ di base 52.000 € a cranio con punte, a seconda del “peso” che si voglia avere nella membership, di 520.000 € a testa. Oltre a cio’, va elargito un gettone di presenza sul quale pero’ non ci sono specifiche precisazioni e si possono solo immaginare le cifre relative che, secondo alcune indiscrezioni, si potrebbero attestare intorno ai 20.000 € a testa.

E per fortuna che era una societa’ non a scopo di lucro!

Per tornare al discorso principale, a Davos, quest’anno, e’ stato posto l’accento su come poter affrontare il discorso degli spostamenti fra gli stati e all’interno degli stessi e, per tutta risposta, e’ stato ipotizzato il famigerato Green Pass.

Detto fatto, da gennaio, quando e’ stato ipotizzato, a quando e’ stato effettivamente sancito sono passati solo 7 mesi, visto che in Italia e’ ufficiale dal 6 di agosto.

Vanno altresi’ ricordati quei paesi dove tale illiberale pezzo di carta di nazista memoria e’ gia’ attivo da diversi mesi come, ad esempio, gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita, Israele  ediverse altre nazioni dove, come detto, e’ gia’ operativo.

Ma voi veramente pensate che per metter in piedi un’operazione a livello mondiale di questa portata, occorressero solo 7 mesi? 

E questa e’ la prova regina che sta a dimostrazione del fatto che fosse tutto preorganizzato e che ora non stanno facendo altro che seguire i punti da loro messi nero su bianco ormai dieci anni fa.

Cari lettori, vorrei ricordarvi cio’ che disse una famosissima scrittrice Agatha Christie: “una coincidenza e’ una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze sono una prova”.

Personalmente, mi sembra che, qui, di coincidenze ne abbiamo ben oltre le tre per cui delle due l’una: o vogliamo svegliarci e capire una buona volta per tutte che siamo di fronte ad un piano ben congegnato e pianificato ormai due lustri fa o altrimenti ci ritroveremo veramente a doverci svegliare nel bel mezzo di un film di fantascienza che, purtroppo, sara’ assolutamente reale.

Per ora vi lascio invitandovi a fare una seria riflessione su una frase che, personalmente, mi ha colpito veramente molto e cioe’ quella del ministro Spadafora di qualche tempo fa:

” NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA”

https://www.nommeraadio.ee/meedia/pdf/RRS/Rockefeller%20Foundation.pdf

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