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Tv di stato o di regime

Stop alla censura

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Ormai e’ del tutto evidente, a chi e’ abituato ad usare il proprio cervello per analizzare tutte le alternative, che praticamente tutte le testate giornalistiche e i canali televisivi, si sono adeguati ed irregimentati ad un unico pensiero o diktat che dir si voglia.

Basta osservare un qualsiasi telegiornale, ad esempio su Rete 4, per comprendere appieno a che punto di censura siamo arrivati.

A prescindere dal fatto che proprio su Rete 4, ogni sera dobbiamo giocoforza sorbirci l’esimio Paolo Guzzanti o il direttore del Riformista Piero Sansonetti con qualche sparuta presenza di alcuni ospiti – scelti all’uopo secondo rigidi canoni di inquadramento – i due conduttori che si alternano, Luca Rigoni e Giuseppe Brindisi, fanno a gara a chi si allinea e appiattisce maggiormente, alle linee dettate dal nuovo governo, del super mega banchiere Draghi.

Proprio ieri sera, stavo ascoltando l’intervento del professor Bassetti il quale, lungi dal distinguersi da quanto detto per gli altri figuranti di tale spettacolo, non solo se ne guarda bene dal riportare i dati ufficiali dell’agenzia del farmaco, circa gli effetti collaterali prodotti dal vaccino – ricordo qui per brevita’ cio’ che risulta dall’ultimo rapporto dell’agenzia, ovvero ad oggi 485 morti in conseguenza di effetti avversi, con quasi 7000 casi gravi per gli stessi motivi su un totale di circa 100,000 reazioni negative al vaccino – ma addirittura si scaglia contro quei genitori che, ultimamente balazati alla ribalta della cronaca, hanno impedito al figlio minorenne di vaccinarsi con conseguente ribellione di quest’ultimo e ricorso addirittura ai legali, definendo il ragazzo un fulgido esempio di maturita’ e salute mentale, mentre per i poveri genitori, riserva veleno a piu’ non posso.

E per contraltare, gli fa eco quella vecchia cariatide, al secolo Paolo Guzzanti – che qualcuno mi deve spiegare a quale titolo venga continuamente invitato al telegiornale – che addirittura si spinge oltre, paventando la possibilita’ per il governo di emettere un decreto legge ad hoc, che permetta al figlio di fare cio’ che vuole in dispetto della volonta’ di chi lo ha messo al mondo, allevato e mantenuto fino ad oggi.

Il poveretto – Guzzanti – non si rende conto di aver detto una bestialita’ di una tale gravita’ che mi stupisco i giornali non abbiano evidenziato.

Come si puo’ solo pensare di fare una legge apposta che bypassi tutta la legislazione relativa alla patria potesta’, con relativi diritti e doveri sia dei genitori che dei figli.

Se cio’ dovesse mai accadere, verrebbe creato un precedente assolutamente perverso, in quanto un domani qualsiasi figlio potrebbe rivolgersi ai legali per andare contro al parere dei genitori che lo vogliono costringere ad andare a scuola.

Cioe’, siamo veramente al delirio piu’ totale, che purtroppo ci viene bellamente proprinato tutte le sere.

Se 20 o 30 anni fa si poteva sperare in una tv alternativa con i nascenti canali di Mediaset, di La7 e vari altri, i quali in qual certo modo si opponevano ai programmi standard che ci ammanniva tutti i giorni mamma Rai, oggi siamo arrivati al punto che tale e’ l’opacita’ anche dei nuovi media, che all’utente non resta altro da fare che o spenge la tv o se ne va su internet a cercarsi qualche alternativa.

In definitiva mi sto accorgendo sempre di piu’ che non esiste uno straccio di contradditorio in praticamente nessun canale o giornale che dir si voglia e non  tanto perche’ non ci sia la gente che potrebbe opporsi a quanto viene stabilito dal potere ma in quanto i conduttori o direttori di testata, si guardano bene dall’invitare chi sanno che non si adeguera’.

Ecco perche’ per esempio, non invitano quasi piu’ Zangrillo, uno dei pochi che si oppone alla narrazione di alcuni suoi colleghi, circa il virus, i vaccini, le mascherine e tutto il caravanserraglio che segue questa assurda situazione.

In compenso, abbiamo il piacere di sentir vomitare continuamente idiozie e incongruenze dai vari Burioni, Crisanti, Lo Palco e in ultima istanza, pure Bassetti che fino a qualche mese fa, pensavo potesse essere una voce solitaria contro il regime di fatto costituito.

E invece, mi sono dovuto ricredere, specialmente quando ho sentito alcune sue uscite in occasione dell’intervista di un avvocato donna, la quale contestava gli stessi dati che io sto riportando su questi articoli.

Quanto da lui detto, mi ha lasciato veramente di stucco, poiche’ perfetto esempio della migliore dittatura: “certa gente non dovrebbe avere il permesso di parlare, noi non dobbiamo permetterglielo”.

Ed era pure convinto di quanto diceva, poiche’ aveva la classica faccia di chi sta declamando un testo sacro.

Non so voi, ma a me quando sento certe cose, mi iniziano a suonare 1 milione e mezzo di campanelli d’allarme.

Continuiamo a dire e a dirci a noi stessi che siamo fortunati poiche’ viviamo in una democrazia e che ormai i regimi del secolo scorso o quelli che ancora esistono in alcune nazioni della terra, sono cose passate o lontane da noi, ma ne siamo proprio sicuri?

E il bello di tutto cio’, non e’ che ci venga imposto dall’alto mentre noi siamo costretti a reprimere la nostra rabbia e vogla di liberta’.

Assolutamente no!

Parafrasando una celebre fiaba, mi sembra di vedere la messa in scena del Pifferaio magico, solo che al posto dei ratti, ci sono circa 50 milioni di pecore, allegramente felici e in attesa di nuovi ordini.

Rileggetevi la fiaba e vi accorgerete la fine che fecero prima i ratti e poi i bambini che seguivano il pifferaio magico e domandatevi, in cuor vostro, se quella e’ la fine che tanto agognate.

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