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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Povera italia!

Sileri

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Sentendo la bufera scatenata dalle frasi di Sileri pronunciate al programma Di Martedì lo scorso 25 gennaio, ho voluto guardare la trasmissione per capire realmente quello che e’ successo.

A prescindere dal fatto che tutti gli ospiti presenti non solo erano gli stessi di sempre, dalla De Gregorio a Da Milano, passando per Fornero, Sileri, Tabacci, Lorenzin, Parenzo, Sallusti (onnipresente) e un tale Zanichini che, fra parentesi, faceva veramente pena a vederlo, unico fra tutti, con la sua brava museruola ben calcata sotto agli occhi. Tutti insieme sicuramente davano la plastica dimostrazione dell’abisso di povertà culturale nel quale e’ sprofondato questo nostro bel paese.

Per tornare a quanto detto da Sileri, sicuramente una persona con le carte in regola per ricoprire prima la poltrona di vice ministro della salute sotto il Conte II e poi come sottosegretario alla salute sotto Draghi – non si riesce a capire come ciò sia possibile, in quanto se una persona ha svolto l’incarico di viceministro in un governo, come e’ possibile che venga destinato ad altro incarico se il suo lo ha svolto bene? – ma, altrettanto sicuramente, una persona sulla quale serietà è assolutamente difficile scommettere, e non tanto perché venga accusato da altri, ma perché lo ha dimostrato in modo lampante lui stesso, in questi ultimi due anni.

Partendo da un suo intervento a Non è l’Arena con Massimo Giletti, si può benissimo ricordare, in occasione del dibattito scaturito in merito al querelle sul piano pandemico, scomparso o non rinnovato dal nostro governo, la sua esternazione circa il fatto che il suo stesso ministro, dal quale dipendeva, gli avrebbe tenuto nascosto il fatto.

Dalle sue stesse parole “molto spesso le cose non mi vengono dette” si evince che, quantomeno, non abbia le palle per andare dal suo ministro a chiarire la situazione e, sicuramente, una persona che prende il suo incarico, realmente molto importante a livello sia politico che istituzionale, cosi’ “leggermente”, denota una mancanza di carattere, intelligenza e interesse per il lavoro che si svolge.

Successivamente – non ricordo esattamente la trasmissione nella quale lo ha detto, ma poco importa – si e’ lasciato sfuggire “io ho 49 anni e, per fortuna non ricado nell’obbligo, l’anno prossimo si vedrà cosa fare”, sottintendendo, di fatto, A) che non e’ vaccinato e B) che pure lui, sostanzialmente, non si fida di questo “siero magico”.

Ma venendo alla bagarre sollevata durante la trasmissione del 25 Di Martedì condotta da Floris, si e’ sentito dire da questo povero decerebrato: “vi renderemo la vita impossibile, perché chi non si vaccina é un pericolo per la comunità. Punto!”

Cioé, ha avuto anche avuto il coraggio e l’infinita arroganza, propria dei poveri di mente, di aggiungere quella parolina magica: “Punto”, che sta a sottolineare il fatto che non si ammettono repliche a quanto detto.

Personalmente sono rimasto molto colpito dal fatto in sè e per sè, ma di più mi ha colpito quanto quasi tutte le “pecore” presenti come ospiti alla trasmissione, non abbiano avuto alcunché da obiettare ad una cosi’ evidente dimostrazione di arroganza dittatoriale.

Ma chi sei per poter esprimere dei pensieri degni del peggior nazista di sempre?

Ma ci vogliamo rendere conto che, con la presenza nei posti di comando di persone simili, la nostra fine futura sarà solo una questione di tempo? 

E noi continuiamo a volerci annoverare fra i “sette Grandi” del mondo, con ambizioni di guidare il resto degli stati mondiali?

Vogliamo, una buona volta, svegliarci da questo infinito incubo e riflettere sul fatto che questi poveri cialtroni hanno già in mente, come del resto chiaramente detto dallo stesso Floris, di sottoporci alla 4°, alla 5° dose, e poi a doverci obbligare “ad infinitum” alla convivenza con i regolari richiami annuali del loro “siero magico”, corredato, ovviamente, dal “passaporto vaccinale” senza il quale sarà impossibile vivere?

Ma guardando al passato, e dopo aver studiato le reazioni del popolo tedesco alle vessazioni naziste, ci si rende conto che le nostre speranze sono realmente nulle, visto che i tedeschi hanno dovuto aspettare 6 lunghi anni di guerra mondiale per potersi liberare dall’oppressione.

E noi possiamo sperare di sollevarci da soli contro la “dittatura degli imbecilli” che, sostanzialmente, è molto più pericolosa di una dittatura politica simile a quella del passato?

D’altronde, basta vedere l’organizzazione all’interno dello studio della trasmissione citata, dove gli ospiti erano regolarmente senza mascherina – tranne il povero sciocco di cui accennavo prima – mentre l’intero pubblico plaudente, a comando, era irrimediabilmente irregimentato e tappato nelle sue splendide Fpp2, a riprova del fatto che e’ realmente tutta una immensa sceneggiata, degna del più machiavellico regista esistente.

Ma state tutti tranquilli che, sicuramente, verremo soccorsi dall’esterno per risolvere questa drammatica situazione, e verremo certamente liberati da tutto questo molto a breve.

Infatti, come successe nel corso del 1939, ad est dell’Europa si stanno addensando nere nubi di guerra, e state pur certi che, se non è all’alba, sarà al tramonto, come si usa dire dalle mie parti, ma, certamente, saremo costretti a vivere il nostro futuro fra privazioni e difficoltà che l’umanità aveva rimosso dalla propria memoria.

E anche se qualcuno mi ha già dato del catastrofista e dell’uccellaccio del malaugurio, ricordatevi che l’umanità si sta ritrovando di fronte ad un dilemma che chiamare Amletico è usare un eufemismo.

Hanno commesso tali e tanti di quegli errori con questa pseudo pandemia che ora non sanno più come uscirne, e stanno seriamente pensando che, forse, un conflitto mondiale potrebbe essere la soluzione di tutti i problemi che ci affliggono, da quello economico a quello della sovrappopolazione.

E così, in un sol colpo, potranno risolvere tutti i loro problemi.

Secondo loro. 

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