Il rapporto tra materia ed energia
Biofotoni, cosa sono? Per capirlo è necessario fare una importante premessa:
Il rapporto più comunemente citato tra materia ed energia deriva dalla famosa equazione di Albert Einstein E = mc^2, che stabilisce che l’energia (E) è uguale alla massa (m) moltiplicata per la velocità della luce (c) al quadrato.
L’equazione implica che una quantità relativamente piccola di materia può essere convertita in una quantità enorme di energia, dato che la velocità della luce al quadrato (c2c^2c2) è un numero molto grande (circa 9×1016 m2/s2).
Nella massa la materia rappresenta una piccolissima frazione chiamata nucleone mentre il restante volume è costituito da particelle di energia chiamate fotoni (quanti di luce), i quali non sono tutti percepibili dalla retina dei nostri occhi.
L’energia dei fotoni
Il rapporto fra nucleoni e fotoni è una costante naturale.
Possiamo, quindi, affermare che la luce è l’elemento fondamentale di tutta la nostra realtà e che noi siamo luce immersi nella luce.
E’ doveroso premettere che non tutti i fotoni sono utili agli organismi viventi, ma soltanto una ristretta fascia vicina, come lunghezza d’onda, a quella della luce visibile.
Pertanto chiameremo biofotoni quelle radiazioni che hanno valore biologico.
L’energia più importante per il nostro pianeta è sicuramente quella proveniente dal sole, che con il suo spettro elettromagnetico (EM) luminoso e termico sviluppa ed assicura la vita sulla terra.
Tutta la materia, ma soprattutto quella vivente, assorbe ed emana a sua volta energia, comportandosi come una antenna ricetrasmittente.
Il sole, fonte di biofotoni
I raggi solari con effetto biologico si dividono in 2 gruppi principali:
1) Raggi visibili, che vanno dal rosso all’ultravioletto, la cui lunghezza d’onda si estende da 0,4 a 0,8 micron.
2) Raggi infrarossi (IR), la cui lunghezza d’onda si estende da 0,9 a 1000 micron.
I raggi infrarossi si dividono in 3 gruppi:
1) IR corti con lunghezza d’onda tra 0,9 e 1,4 micron.
2) IR medi con lunghezza d’onda tra 1,4 e 4 micron.
3) IR lunghi con lunghezza d’onda oltre 4 micron.
E’ stato stimato che le radiazioni infrarosse rappresentano ben il 60% dello spettro EM naturale.
Si è scoperto che le radiazioni infrarosse di maggiore interesse biologico sono quelle comprese tra 4 e 14 micron, un ristretto range dello spettro EM degli IR lunghi, e che la maggiore attività biologica viene espletata dagli IR di lunghezza d’onda compresa tra 7 e 11 micron.
I biofotoni, fonte di vita
Questa lunghezza d’onda è quella che fa risuonare le molecole dell’acqua degli organismi viventi, assicurando loro la vita. Questo tipo di radiazioni infrarosse, assorbite dalle cellule viventi, oltre a stimolare le varie funzioni biochimiche, liberano al loro interno energia luminosa (biofotoni). Questa bioenergia trasmette tutte le informazioni funzionali, morfologiche e genetiche ai trilioni di cellule del nostro corpo. Questa è l’energia vitale, che crea, sviluppa e mantiene in vita tutti gli esseri viventi. I fotoni visibili e degli IR lunghi provenienti dal sole sono la fonte di tutta la vita sulla terra.
La ricerca scientifica ha scoperto vari materiali capaci di emettere luce e IR lunghi d’interesse biologico, potendo così realizzare vari sistemi utili nella vita pratica e per il nostro benessere psicofisico. La NASA (ente spaziale americano) è stata la prima a sviluppare materiali capaci di emettere IR lunghi, che sono stati utilizzati nelle missioni spaziali. Ma sono stati i Giapponesi ad aver sviluppato maggiormente materiali e tecnologie ad IR lunghi per usi comuni. Già dagli anni ’80 del novecento in Giappone si utilizzano gli IR lunghi per riscaldare gli ambienti, per la crescita delle piante nelle serre, per svariati usi casalinghi, per il benessere delle persone e perfino per aiutare la cura del cancro e di altre malattie degenerative.
Biofotoni, FIR e LED
I Giapponesi hanno scoperto vari materiali come la pietra di Giada ed altri materiali, che riscaldati emettono IR lunghi bioattivi e stanno invadendo il mercato mondiale con varie apparecchiature (lettini e poltrone massaggianti, saune, materassini, stuoie, asciugacapelli, panciere e giubbotti riscaldanti, ecc.) e diversi sistemi utili per il benessere e la cura delle persone, degli animali e delle piante.
Sempre i Giapponesi hanno brevettato una miscela di alluminio, platino e titanio, capace di emettere uno spettro EM molto bioattivo (da 4 a 14 micron) quando essa viene messa a contatto con una superficie a temperatura di 37° C, come il corpo umano.
I tre metalli vengono fusi ad una temperatura di oltre 1000° C e, dopo essere stati polverizzati e miscelati con poliuretano e/o cotone, viene prodotto un filato che viene utilizzato per fare indumenti intimi, abbigliamenti sportivi, tute, calze, coperte, coprimaterassi, materassi, supporti ortopedici, cuscini e per rivestire utensili ed oggetti per il benessere di persone, animali e piante.
Biofotoni, tecnologia spaziale
Ultimamente si sta diffondendo in tutto il mondo la tecnologia spaziale, utilizzata durante le missioni dello Shuttle, che sfrutta i biofotoni emessi da diodi di colore rosso. Questa tecnologia con i LED produce calore all’interno del corpo, pur rimanendo essi stessi freddi. Questa tecnologia si è dimostrata efficace nella guarigione delle ferite degli astronauti ed in altre operazioni speciali.
In tutto il mondo è stata ampiamente sperimentata l’efficacia della radiazione rossa emessa dai diodi nella cura di varie patologie, cancro compreso, per cui molte aziende stanno accoppiando la tecnologia dei LED con quella classica degli IR lunghi. Inoltre in Giappone la Cosmo Plant Co ha sviluppato un sistema automatizzato per la coltivazione della verdura attraverso l’uso combinato di LED rossi, blu e verdi con il preciso obiettivo di potenziare la qualità degli oltraggi a foglia, migliorare la qualità dei fiori e della frutta. La Cosmo Plant dichiara che in questo modo è possibile quadruplicare la velocità di crescita dei raccolti.
L’azione benefica dei biofotoni
Effetti biologici
L’azione benefica dei biofotoni si esplica attraverso 3 effetti biologici:
1) Effetto fotochimico: i biofotoni assorbiti a livello cellulare attivano le fondamentali reazioni biochimiche ed enzimatiche endocellulari.
2) Effetto fotomeccanico: la potenza dell’impatto dei biofotoni sulle membrane cellulari genera veri e propri impulsi di pressione, che esercitano un micro massaggio circolatorio e linfatico profondo, favorendo l’ossigenazione dei tessuti ed il drenaggio delle scorie e dell’eccesso di liquidi.
3) Effetto fototermico: l’assorbimento biofotonico cellulare sviluppa calore a causa dell’eccitazione delle molecole dell’acqua di cui sono in massima parte formate. Il calore è uno dei fattori fondamentali per il mantenimento della nostra vita.
Effetti sulle cellule
L’utilizzo della luce rossa e/o degli IR lunghi bioattivi ha evidenziato oltre 24 effetti positivi differenti sulle cellule; appresso ne sono enumerati alcuni dei più importanti.
1) Aumenta la concentrazione di Ca++ nella membrana e nel citoplasma cellulare, aumentando il rendimento muscolare.
2) Stimola il rilascio di trifosfato di adenosina (ATP). L’ATP è la principale fonte di energia delle cellule. Un aumento di ATP permette loro di nutrirsi e pulirsi meglio. Il cibo che mangiamo deve essere prima trasformato in ATP, per far parte della nostra energia vitale.
3) Incrementa la sintesi di RNA e DNA, in modo che le cellule possano rinnovarsi più velocemente e mantenersi sane.
4) Riscalda piacevolmente il corpo, permettendo ai processi biochimici di svolgersi al meglio, regolando tra l’altro il pH sanguigno.
5) Riduce l’eccitabilità del sistema nervoso. I biofotoni penetrano nel corpo come ioni negativi, inducendo il corpo ad inviare ioni positivi ( ad esempio Ca++) sulla parte danneggiata, eliminando il dolore.
6) Stimola l’attività fibroblastica e la produzione di collagene. I fibroblasti presenti nel tessuto connettivo sono in grado di formare collagene. Il collagene è la proteina più conosciuta presente nel corpo umano. Essa svolge un ruolo fondamentale nella riparazione dei tessuti danneggiati e nella sostituzione di quelli vecchi, mantiene le cellule compatte, ma con un alto grado di elasticità. Un incremento di collagene attenua la formazione di cicatrici sulle ferite e dona una pelle più sana e morbida.
7) Incrementa la fagocitosi, ovvero il processo di espulsione dal corpo delle cellule morte o degenerate e di ogni altro elemento estraneo da parte dei fagociti.
8) Incrementa lo scambio intra ed extra cellulare a causa del miglioramento dell’osmosi della membrana cellulare, per cui maggiore approvvigionamento cellulare di acqua, ossigeno e nutrienti e maggiore eliminazione di tossine e di acido lattico prodotto dall’attività muscolare.
9) Aumenta la velocità di circolazione e la diminuzione dei battiti cardiaci a causa di una maggiore elasticità vasale e fluidità del sangue, dovuta ad una minore aggregazione dei clusters dell’acqua del corpo. Il miglioramento della circolazione stimola la formazione di nuovi capillari, che a loro volta accelerano la guarigione delle ferite.
10) Incrementa l’attività del sistema linfatico, eliminando più facilmente il rigonfiamento dovuto a ritenzione idrica e a scorie metaboliche lipidiche e proteiche. Il merito di questo incremento è dell’aumentata elasticità dei vasi linfatici dovuta soprattutto al calore.
Biofotoni, un aiuto per molte patologie
L’utilizzo dei biofotoni, soprattutto nel campo terapeutico è molto diffuso in estremo oriente e negli USA, ma ultimamente si sta diffondendo rapidamente anche in Europa a causa dell’alta efficacia riscontrata nel trattamento di artriti, artrite reumatoide, osteoartriti, mal di schiena, cellulite, dolori cronici, edema, dolori ai piedi ed alle gambe, emicrania, stati infiammatori, cicatrici post-operatorie, lesioni da sport, tendinite, attacchi d’asma, rughe, ma anche in molte altre malattie funzionali. In Giappone, inoltre, gli IR lunghi vengono usati anche per cuocere e conservare i cibi, oltre che per diversi altri usi.
Ma non basta…
L’acqua alcalina, il calore, la luce, l’aria, l’esercizio fisico (movimento), il buon cibo, gli integratori e tante altre cose proposte per il nostro benessere sono solo una parte dei fattori necessari alla nostra salute e felicità.
L’amore per noi stessi, per il nostro lavoro e le nostre esperienze; l’amore e il rispetto per il nostro prossimo, il nostro ambiente, la Natura; riconoscenza e ringraziamento per quella Energia e quella Mente che ci ha creato: se tutto questo manca, a poco serve il nostro affanno per la ricerca della felicità.
Carlo Makhloufi Donelli
BIBLIOGRAFIA
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Dott.sa Carla Diogo e coll.- Ospedale S. Antonio di Oporto-dipartimento di Reumatologia – Portogallo.
Dr. Juan Carlos De La Cruz Màrquez- Universita’ di Granada-Spagna.
Dr. Masayoshi Yokoyama- Professore titolare della Facoltà di Medicina- Tokio.
Dr. Takashi Taeuchi- Direttore Generale dell’Ospedale Luka di Tokio.
Dr. Robins – Settore Cancro dell’Università Statale di Wisconsin.
Spectral Distribution of Ultra-Weak Photon Emission as a Response to Wounding in Plants: An In Vivo Study (https://www.mdpi.com/2079-7737/9/6/139)
Biophoton Emission Induced by Heat Shock (https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0105700)
Di questi argomenti ho parlato anche qui:
https://giornalismolibero.com/pelle-umana-assorbe-informazioni-dalla-luce/