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Stalin. Ha perso, anche se ha vinto
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Basta, basta, basta, basta…!

Cartello di STOP

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Non è veramente possibile, ne sto uscendo pazzo, non riesco a capire, con tutta la buona volontà che ci metto, cosa cavolo bisogna ancora aspettare per iniziare a muovere il culo contro questi maledetti delinquenti che ci stanno massacrando la vita e stanno tentando, in tutti i modi, di mantenerci nel nuovo regno del terrore.

Ma cosa dobbiamo ancora aspettare? Che si aprano i campi di concentramento, come già sta succedendo in Australia o come è avvenuto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, per accorgerci che qualche cosa non funziona correttamente e per decidere di muoverci in difesa dell’intera collettività?

Dobbiamo sentire il rumore degli stivali della polizia sulle scale del nostro condominio per renderci conto che “non andrà tutto bene” come molti insistevano a cantare dai balconi non più tardi di un anno fa?

È questo il mondo che tutti quanti noi vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli? Un mondo di paura, di menzogne, di sospetti verso il vicino, di robotizzazione e assoluta indifferenza verso chiunque non abbia abbassato la testa sotto i diktat di pochi cerebrolesi?

Personalmente non ho figli ma, ascoltando le storie di molti conoscenti ed amici, mi rendo conto di quanto sta succedendo fra una generazione e l’altra, con padri e madri che vogliono imporre l’inoculazione del “siero magico” ai figli ribelli o, viceversa, che questi ultimi, per poter andare in discoteca con i loro amici, minacciano, se non addirittura denunciano i genitori che non vogliono sottoporli al rischio di un siero sperimentale, consci della moltitudine di rischi e pericoli ai quali manderebbero incontro i loro figli.

Dati che quasi nessuno cita o conosce ci riportano che stiamo assistendo ad un’impennata nel numero di divorzi e di famiglie sfasciate come mai si era visto alla luce del sole mediterraneo, chiaro sintomo di quanto è stato sbagliato in questi ultimi due anni, da parte non solo degli organi governativi, ma anche di tutti quanti.

Perché è pur vero che i componenti di una società ben organizzata e rispettosa devono osservare le regole che coloro i quali sono stati scelti per, appunto, decidere come normare il giusto andamento della vita quotidiana, ma è anche vero che quando queste regole sono palesemente sbagliate e, per di più, costituiscono un serio pericolo per la sopravvivenza non solo dei singoli, ma dell’intero consesso sociale, è specifico dovere morale di tutti quanti agire e opporsi con tutte le forze a questo intollerabile stato di cose.

E dati dai quali capire che la situazione, ormai, sta precipitando ed è diventata assolutamente non più sopportabile, ne abbiamo a tonnellate che ci vengono sfornati quotidianamente sia dagli enti ufficiali – Aifa, Ema, Cdc e Fda americana ed altri -, per cui la scusa di non conoscere esattamente quello che ci sta succedendo o, peggio ancora, addossare la colpa a dei gruppi non ben identificati di “complottisti”, non regge più e deve essere assolutamente rivista.

In calce potete trovare il link all’ultimo rapporto pubblicato da Aifa, che ricordo essere l’ente nazionale del farmaco, dove si possono notare quali siano i devastanti effetti dell’inoculazione di questo maledetto “siero magico”.

Nella lettura delle tabelle vanno ricordati alcuni premessi estremamente importanti, primo fra i quali il fatto che tali dati si riferiscono a settembre dell’anno scorso, dopodiché i rapporti non sono più stati pubblicati come, invece, è stato fatto per tutti e due gli anni passati.

Per cui, all’appello mancano i dati di tutto il mese di ottobre, novembre e dicembre, mesi, fra le altre cose, nei quali ha avuto inizio la classica stagione influenzale, e durante i quali hanno iniziato a somministrare la terza dose o “Booster” che dir si voglia.

Oltre al fatto, abbastanza strano, che si nota nelle tabelle e che riguarda l’incidenza dei casi avversi all’inizio della pseudo pandemia, e quelli che si osservano nel proseguire della raccolta dei dati stessi, ci sono delle discrepanze assolutamente significative, in quanto si nota che all’inizio delle vaccinazioni si parlava di 1000 casi ogni 100.000 iniezioni, mentre, invece, quando hanno iniziato a inoculare la maggior parte della popolazione, i casi sono scesi drasticamente a 20 ogni 100.000.

E il vaccino (o siero) era lo stesso identico di qualche mese prima, quindi la domanda sorge spontanea, e la risposta “logica” è che l’intero sistema sanitario nazionale, accecato dalla follia di punturare tutto e tutti, è totalmente collassato, non riuscendo più a monitorare la stessa cosa che stava facendo a tutti quanti.

Ma una delle cose più indecenti ed ignobili che si possono leggere in tale report, è il classico usare due pesi e due misure, a seconda di cosa si voglia certificare in un dato momento.

Infatti, nel conteggio della mortalità per “fattori avversi” si dice espressamente che “le segnalazioni di decessi, ove esisteva una patologia pregressa, non sono CORRELABILI”, mentre, invece, per classificare la malattia di un paziente come Covid o non Covid, TUTTE le patologie pregresse e presenti nel paziente sono considerate assoluta concausa per la determinazione della presenza della Sars Cov2.

Cioè, se un paziente muore per il vaccino, ma ha, ad esempio, una patologia tumorale o un’ischemia coronarica in atto, la sua morte non è da attribuirsi al vaccino, mentre, al contrario, se viene ricoverato con le stesse patologie e, magari sotto infarto, e nel contempo è pure positivo al Covid19, viene inserito de facto nelle statistiche di malati Covid19. Assolutamente inconcepibile!

Lasciando l’onere di seguire la puntuale esposizione di tali dati al professor Paolo Bellavite nel video linkato in fondo all’articolo, mi resta solo da dire che, a questo punto, è veramente dovere morale di tutti quante le persone che si ritengono dei cittadini, e non dei sudditi, di alzarsi dalla comoda poltrona e scuotere via la paura per un qualcosa che, sì, esiste, ma è curabile tranquillamente come viene fatto da migliaia di persone in tutto il mondo, e iniziare a dire basta a tutto questo sfacelo.

Signori, i vari Draghi, Speranza, Sileri, Costa, Mattarella o Van Der Layen, in ambito europeo, sono persone che sono state messe in quei posti di comando per assolvere allo scopo di tutelare la società e operare al meglio per il bene di tutta la collettività, e se questo non viene fatto, devono essere assolutamente rimossi dai loro posti.

Visto e considerato che queste azioni, normalmente, dovrebbero essere eseguite da quello che si chiama potere giudiziario, occupato dalla magistratura tutta, e atteso che tale organo di sua “spontanea volontà” non si sta muovendo in alcun modo, è preciso compito di ogni cittadino, anche se non coinvolto personalmente, di farsi avanti personalmente con denunce, querele ed esposti verso questa massa di delinquenti.

Se la magistratura fosse sommersa da una valanga di esposti e denunce provenienti da liberi cittadini di tutto il paese, potrebbero “nicchiare” ancora per qualche tempo, ma dopo sarebbero costrette a prendere atto della situazione ed a intervenire, assumendo una posizione ben delineata.

Perché, statene certi, o si inizia ad intervenire noi tutti, facenti parte del “popolo sovrano”, per tentare di sistemare la situazione, o altrimenti nessun “angelo salvatore” ci verrà assolutamente in aiuto.

Per concludere, vi ricordo che, andando avanti di questo passo, e cioè con un richiamo vaccinale ogni 6 mesi, come molti stanno prospettando in varie parti del mondo, i signori di Big Pharma incasseranno ogni anno cifre superiori ai 100 miliardi di Euro, diventando, così, sempre più potenti ed intoccabili, e arrivando, per questo, al controllo assoluto del “vero” potere mondiale.

La domanda che ognuno di noi si dovrebbe fare, personalmente, nell’intimità della propria casa o, meglio ancora, nel silenzio della propria anima, è non tanto cosa sono disposti a fare gli altri, per il bene della collettività, ma piuttosto cosa io, personalmente, sono disposto a fare per il bene di tutti.

Ed è la risposta a questa semplice domanda che determinerà il futuro di tutti quanti noi.

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