"anche il nulla è pur sempre qualcosa"
Anche il nulla è pur sempre qualcosa

Annunziata Nancy Crupi: la scienziata che ha denunciato le frodi scientifiche all’ONU

Dottoressa Annunziata Nancy Crupi

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Ricercatrice biomedica, biologa molecolare, voce scomoda del mondo accademico. Dall’Italia agli Stati Uniti, la parabola di una donna che ha scelto la verità invece della carriera.

Una carriera costruita sull’etica della scienza

Annunziata, detta Nancy, Crupi è una ricercatrice e biologa molecolare italiana con un curriculum di rilievo internazionale.
Ha collaborato con enti di alto profilo come ENEA, Cedars-Sinai Medical Center e University of Southern California, concentrandosi su bioenergetica mitocondriale, metabolismo e rigenerazione cellulare.
Il suo approccio, rigoroso ma anticonformista, la porta presto a scontrarsi con le logiche di potere interne ai laboratori e ai sistemi di pubblicazione scientifica.

Dalla ricerca alla denuncia

Secondo la sua testimonianza, Crupi ha iniziato a notare e documentare manipolazioni di dati, appropriazioni indebite di risultati e violazioni etiche nella gestione di progetti di ricerca.
Denunciando queste pratiche, sarebbe diventata oggetto di rappresaglie, mobbing, persecuzioni e isolamento professionale.
Da scienziata rispettata si ritrova progressivamente espulsa dai circuiti accademici, senza fondi, senza contratti e infine senza un’abitazione.

Vivere in auto per continuare a denunciare

Da circa due anni, Crupi vive a Los Angeles, spesso costretta a dormire nella propria automobile, mentre continua a lavorare alla stesura dei suoi dossier e ad aggiornare i suoi canali indipendenti.
Nonostante le difficoltà materiali, non ha mai interrotto il proprio impegno per la trasparenza scientifica.
La sua storia è diventata un simbolo di resistenza civile e morale contro la corruzione nel mondo della ricerca, e di dedizione assoluta alla verità.

L’8 settembre 2025: il Rapporto all’ONU

Il punto culminante del suo percorso arriva l’8 settembre 2025, quando Crupi presenta un Rapporto alle Nazioni Unite denunciando “frodi scientifiche sistemiche e violazioni dei diritti umani nel mondo accademico e biomedico”, citando il progetto Paperclip e come il sistema in cui viviamo sia niente meno che un vero e proprio campo di concentramento a cielo aperto, studiato principalmente durante l’olocausto attraverso esperimenti sociali per controllare la popolazione attraverso coercizione, condizionamenti e malattie.
L’iniziativa è stata annunciata pubblicamente attraverso l’evento “Frodi scientifiche: Scopri il Rapporto all’ONU 2025”, disponibile su Eventbrite, e attraverso i suoi canali Patreon e Spotfund.

Nel documento, Crupi elenca casi specifici di frode, appropriazione di ricerche, censura e coercizione contro i ricercatori che tentano di opporsi a questo sistema.
La denuncia è stata formalmente trasmessa al sistema delle Nazioni Unite come rapporto di violazione dei diritti umani e scientifici, aprendo un fronte inedito tra etica della conoscenza e libertà accademica.

Una voce che non si spegne

Attraverso il suo progetto indipendente, The Church of Truth, Crupi continua a divulgare documenti, testimonianze e analisi sul degrado morale della scienza contemporanea, proponendo un modello di ricerca etica e libera dalle pressioni economiche.
La sua lotta è ormai divenuta una missione spirituale e intellettuale: difendere la verità come bene sacro dell’umanità.

“Non c’è scienza senza coscienza,” scrive nei suoi post. “E non c’è libertà, se chi parla viene ridotto al silenzio.”

Come sostenerla

Oggi Nancy Crupi vive ancora in condizioni di estrema precarietà, ma non si arrende.
Chi desidera sostenere il suo lavoro di ricerca e denuncia può farlo tramite i canali ufficiali da lei gestiti:

Il suo caso è uno specchio del nostro tempo: un’epoca in cui chi difende la verità rischia di perdere tutto, ma anche una dimostrazione che la scienza, quando è libera, appartiene all’anima umana più che alle istituzioni.

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